Fwd: Comunicato Stampa: Giovani Democratici condannano l’iniziativa revisionista sul colonialismo italiano

20 Settembre 2024 - 11:51:37

Domani, nel cuore della città dell’Aquila,
si terrà un incontro dal titolo “Italia coloniale – Il colonialismo
italiano tra storia e leggenda nera”, un evento patrocinato dal Comune e
da L’Aquila Capitale della Cultura. Questa iniziativa, che vedrà la
partecipazione di Alberto Alpozzi, noto per le sue posizioni
revisioniste, complottiste e per la rivalutazione del colonialismo
fascista, rappresenta un pericoloso tentativo di riscrivere la storia
italiana.

Noi, Saverio Gileno, Segretario Regionale dei Giovani Democratici, e
Francesco Balassone, Segretario Provinciale, ci opponiamo con forza a
questo evento. Siamo preoccupati e indignati che L’Aquila, città
simbolo di cultura e memoria, si presti a diventare teatro di una
narrazione che mistifica uno dei periodi più oscuri della nostra storia
nazionale.

Il colonialismo italiano non può essere rivisitato o giustificato: è
stato una barbarie, caratterizzato da violenze, soprusi e devastazioni
nei confronti dei popoli colonizzati. Le atrocità commesse in Libia,
Eritrea, Etiopia e Somalia, con l’uso di armi chimiche, le
deportazioni di massa e i massacri, sono fatti storici documentati. Chi
tenta di presentare una versione edulcorata o distorta di questi crimini
non fa altro che insultare la memoria delle vittime e travisare la
verità storica. Il colonialismo italiano è stato oggetto di numerosi
studi da parte di storici autorevoli, che ne hanno evidenziato le
violenze, i crimini e le profonde ingiustizie perpetrate nei territori
colonizzati. Angelo Del Boca, uno dei massimi esperti del colonialismo
italiano, ha documentato in modo dettagliato le atrocità commesse dalle
forze italiane, specialmente durante la conquista dell’Etiopia nel
1935-1936. Nel suo libro “Italiani, brava gente?”, Del Boca sfata il
mito secondo cui l’Italia avrebbe praticato un colonialismo “morbido”,
dimostrando invece come l’uso di gas chimici, i bombardamenti
indiscriminati e le repressioni brutali fossero pratiche comuni
dell’esercito fascista. In Etiopia, ad esempio, l’Italia utilizzò il
gas iprite contro le popolazioni civili, una violazione flagrante delle
convenzioni internazionali. Un altro punto centrale è l’uso massiccio
dei campi di concentramento in Libia, dove migliaia di libici furono
deportati e lasciati morire di fame e malattie. Secondo le ricerche di
Eric Salerno, autore de “Genocidio in Libia”, la repressione italiana
nel Paese tra il 1929 e il 1934 costò la vita a circa 100.000 persone
su una popolazione di poco più di 800.000 abitanti. Studi come questi
mostrano chiaramente che il colonialismo italiano fu una violenza
sistematica, una politica di occupazione e sfruttamento che nulla ha a
che vedere con le teorie revisioniste.

Siamo ancora più sconcertati dal fatto che l’organizzazione
dell’evento sia stata affidata all’associazione Piazza Fontesecco, un
gruppo controverso che, come mostrato apertamente sui loro canali
social, non ha mai nascosto la propria identità neofascista e la
vicinanza a movimenti estremisti come Casapound. Questa non è cultura,
ma propaganda pericolosa che rischia di riportare indietro il nostro
Paese, alimentando un clima di odio e di revisionismo storico.

L’Aquila, città simbolo di rinascita e resistenza, rischia oggi di
diventare la capitale di un mondo oscuro, un mondo che distorce la
storia per favorire pericolose ideologie nostalgiche. Non possiamo
permettere che ciò accada. Basta con queste derive revisioniste e
fasciste. La storia deve essere difesa, non manipolata.

Saverio Gileno, segretario regionale Giovani Democratici

Francesco Balassone, segretario provinciale Giovani Democratici_