21 Settembre 2024 - 17:25:13
di Redazione
“Con la fine dell’estate è forse necessario fare una riflessione sulla vicenda palco di Collemaggio.
Si è infatti partiti con una petizione di molti cittadini, alla quale è seguita una tanto feroce quanto inutile replica dei consiglieri di maggioranza, un prolungato mistero sul montaggio o meno del palco, infine il ‘palco’ usato per soli tre spettacoli”.
Lo scrivono in una nota i componenti dell’associazione Cittadini per il centro storico che con una petizione, a fine luglio scorso, avevano chiesto alla Soprintendenza Abap di preservare e garantire la tutela della Basilica di Collemaggio, in vista dell’avvicinarsi della 730° edizione della Perdonanza Celestiniana.
“La differenza rispetto alle passate edizioni – sottolineano i componenti del comitato – è stata solo una veste un po’ più leggera e il fatto che fosse decentrato rispetto alla facciata della basilica. Tuttavia, la facciata della basilica è stata comunque in parte coperta dal palco e le persone (pellegrini, religiosi, turisti) , arrivando sul piazzale di Collemaggio, si sono travate di fronte una sfilata di bagni chimici e sedie di plastica. Rimane quindi il punto centrale, ossia l’opportunità di installare un palco, con tutti i servizi annessi, davanti alla Basilica nei giorni più importanti per la Perdonanza, quando migliaia di pellegrini e turisti si riversano in città. E in prospettiva, pensando al 2025, la questione diventa ancora più sensibile”.
“Negli ultimi giorni si sono moltiplicati convegni e comunicati relativi all’inserimento dell’Aquila tra gli eventi del grande Giubileo 2025. La città di Roma sta discutendo una proposta di delibera per un protocollo d’intesa tra Roma e L’Aquila lo scorso 7 settembre si è tenuto un convegno sul tema ‘San Celestino V pellegrino di speranza, dalla Perdonanza Celestiniana al Giubileo del 2025’. Questi eventi offrono l’occasione per riflettere sull’uso degli spazi intorno alla Basilica di Collemaggio durante la Perdonanza. Dunque, la domanda che molti cittadini pongono, con un anno di anticipo, al Comune, alla Soprintendenza, alla Diocesi dell’Aquila: per il Giubileo del 2025, quando migliaia di persone arriveranno a L’Aquila, cosa vogliamo che vedano? Una Basilica – citata anche nella Bolla di indizione del Giubileo 2025 – libera e pienamente accessibile o un luogo parzialmente oscurato da strutture temporanee, coperture e sedie sul prato, servizi igienici ad accoglierli?”.