21 Settembre 2024 - 18:55:12

di Vanni Biordi

L’Aquila protagonista di una nuova edizione del Festival Follie d’Estate, un evento che da anni rappresenta un punto di riferimento per la promozione della salute mentale e dell’inclusione sociale.

Organizzato dall’Associazione 180amici L’Aquila, il festival si è tenuto all’Orto Botanico di Collemaggio, un luogo simbolo di rinascita e rigenerazione.

Nato negli anni ’80 e ’90 all’interno dell’ex manicomio di Collemaggio, il festival riprende le fila di una tradizione che ha fatto della Legge Basaglia il suo punto di partenza. Quest’anno, Follie d’Estate si intreccia con il progetto di riqualificazione dell’Orto Botanico, uno spazio verde che l’associazione ha adottato con l’obiettivo di restituirlo alla comunità e di creare opportunità di lavoro per persone fragili.

Il programma della giornata è ricco di appuntamenti che spaziano dall’arte alla musica, passando per momenti di confronto e dibattito.

Tra gli eventi in programma, esposizioni artistiche incontri e dibattiti e concerti

Follie d’Estate è molto più di un semplice festival. È un’occasione per riflettere sul tema della salute mentale, per abbattere i pregiudizi e per costruire una comunità più inclusiva e solidale. È un invito a riscoprire la bellezza della natura e a valorizzare il patrimonio culturale e storico della città, come ha specificato il dottor Emanuele Sirolli dell’associazione 180 amici: “Un festival di comunità, potrei dire, un festival che va avanti già dagli anni ’80 e che aveva già da allora lo scopo dell’inclusione. Si era alle prime esperienze di riapertura del manicomio per la cittadinanza, quindi le prime contaminazioni fra quello che era dentro il manicomio e quello che era fuori. Oggi è diventato un festival per per fare comunità, per fare arte, per avvicinare il problema della salute mentale alla cittadinanza. Nell’occasione, lo presentiamo all’orto botanico che è questo bellissimo spazio che come 180 amici abbiamo in gestione che ancora deve essere aperto, ma il lavoro sta andando avanti. Faree comunità significa anche lavorare insieme, significa anche produrre qualcosa insieme e per questo presenteremo oggi l’imprenditoria sociale che significa lavorare con persone con problemi all’interno di un contesto comunitario”.