27 Settembre 2024 - 18:24:13
di Tommaso Cotellessa
Le Commissioni Sanità e Bilancio del Consiglio regionale hanno espresso un parere favorevole, seppur condizionato, sui piani di razionalizzazione delle quattro ASL abruzzesi, durante una seduta congiunta tenutasi ieri. Il via libera è arrivato con il sostegno della maggioranza, mentre i gruppi di opposizione hanno votato contro, criticando le proposte.
Il presidente della Commissione Sanità, Paolo Gatti, che ha coordinato i lavori insieme a Vincenzo D’Incecco, presidente della Commissione Bilancio, ha elogiato il lavoro svolto: “Abbiamo condotto un’approfondita analisi della situazione sanitaria regionale, un lavoro che credo non sia mai stato fatto in passato. Le nostre osservazioni, trasmesse alla Giunta, includono suggerimenti utili per migliorare i livelli di assistenza e la sostenibilità economica.”
La giornata si è aperta con l’audizione dei direttori generali delle ASL abruzzesi, i quali hanno presentato i rispettivi piani di razionalizzazione. Il primo a intervenire è stato Ferdinando Romano, direttore generale della ASL 1 Avezzano-L’Aquila-Sulmona. Le Commissioni hanno accolto favorevolmente il suo piano, pur segnalando che il Dipartimento Sanità ritiene sottostimato il disavanzo di 30,8 milioni di euro. Si raccomanda, quindi, un monitoraggio costante e si suggerisce di prendere misure qualora il disavanzo superi il 20%, cercando di contenere entro il 70% tale disavanzo entro il 2025.
Nel pomeriggio, il direttore generale della ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti, Thomas Schael, ha risposto alle domande delle Commissioni, che hanno approvato anche il suo piano, pur ponendo osservazioni simili. Il disavanzo stimato di 46,8 milioni di euro viene monitorato, e si invitano la Giunta e le autorità sanitarie a prendere provvedimenti nel caso in cui i costi superino le previsioni.
Anche il piano della ASL 4 Teramo, presentato dal direttore generale Maurizio Di Giosia, ha ricevuto parere favorevole con osservazioni, con un disavanzo previsto di 32,8 milioni di euro. Come per le altre ASL, le Commissioni hanno raccomandato la massima attenzione e il monitoraggio continuo per evitare sforamenti significativi.
Infine, è stato ascoltato Vero Michitelli, direttore generale della ASL 3 Pescara, il cui piano di razionalizzazione è stato approvato con le stesse modalità. Il disavanzo previsto è di 19,8 milioni di euro, e anche in questo caso, le Commissioni suggeriscono alla Giunta di non superare il 70% di tale somma entro il 2025.
Non sono tuttavia mancate le posizioni contrarie. Le opposizioni infatti, riunite sotto la coalizione “Patto per l’Abruzzo“, hanno espresso un deciso voto contrario ai piani di rientro presentati dalle quattro ASL abruzzesi. I consiglieri di PD, M5S, Azione, AVS e Abruzzo Insieme hanno criticato duramente i piani, ritenendoli invotabili poiché, a loro dire, “scaricano sui cittadini il peso della copertura dei costi.”
Secondo le opposizioni, i piani confermano il fallimento del cosiddetto “modello Abruzzo” di sanità, tanto elogiato dal centrodestra. “Le nostre aziende sanitarie hanno accumulato un disavanzo di 199 milioni di euro, e i piani di rientro proposti prevedono tagli a medicinali e prestazioni, accorpamenti di reparti e possibili blocchi del turnover del personale sanitario“, hanno affermato i rappresentanti del “Patto per l’Abruzzo” a margine della Commissione.
Le misure proposte, denunciano, ricadranno direttamente sui cittadini abruzzesi, danneggiando il loro diritto alla salute. “È sorprendente – proseguono – il sostegno della maggioranza a documenti che contraddicono quanto sostenuto dal centrodestra negli ultimi mesi. Questi piani mettono nero su bianco il fallimento della giunta regionale nella programmazione economica e dimostrano l’infattibilità di progetti come la Rete Ospedaliera, dichiarata non finanziabile da tre ASL su quattro.”
Gli esponenti delle opposizioni hanno inoltre sottolineato che persino le osservazioni ai piani presentate dalla maggioranza confermano le critiche mosse nei confronti della gestione sanitaria regionale. Il clima di lavoro, affermano, è viziato da uno scarico di responsabilità tra Direzioni ASL, Giunta regionale e Dipartimenti.
“Il fallimento della programmazione sanitaria e della gestione economica era ampiamente prevedibile e lo avevamo denunciato più volte, nonostante la propaganda portata avanti da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Ora che i piani sono stati svelati, il castello di propaganda del centrodestra crolla, lasciando i cittadini a subire i disagi.”
Gli esponenti del Patto per l’Abruzzo hanno concluso invocando un cambio radicale nella gestione della sanità regionale: “Sei anni di governo di centrodestra hanno prodotto danni enormi che richiederanno un grande impegno per essere riparati, e sarà fondamentale non sprecare nemmeno un euro per risanare la situazione.”
“Quello che abbiamo portato avanti in questi giorni è un lavoro importante, il cui obiettivo deve essere ora garantire conti in ordine nella sanità, tutelando allo stesso tempo i lavoratori e cercando, non solo di salvaguardare, ma di migliorare i servizi sul territorio e l’assistenza ai cittadini. Per ottenere ciò è fondamentale che ci sia un monitoraggio continuo e costante. Monitoraggio su cui come Lega abbiamo sempre insistito e oggi è anche tra le osservazioni di un documento firmato dai consiglieri di centrodestra”.
Così il presidente della Commissione Bilancio e capogruppo della Lega in Regione, Vincenzo D’Incecco a proposito della seduta congiunta delle Commissioni Bilancio e Sanità.
“Dopo aver ascoltato l’assessore, il direttore del Dipartimento Sanità e i direttori generali delle Asl e aver esaminato i Piani e gli atti presentati, insieme al presidente della Commissione Sanità Gatti, – spiega D’Incecco – abbiamo però ritenuto di dover fare delle osservazioni, contenute in un documento. Nel prendere atto dell’assenza di una esplicita dichiarazione di sostenibilità dei Piani da parte del Dipartimento Sanità, raccomandiamo un “monitoraggio continuo e costante”.
Ma soprattutto suggeriamo alla giunta regionale di valutare le opportune iniziative nel caso di sforamento superiore al 20% del disavanzo dichiarato dalle Asl e di fornire indirizzi in ordine alla necessità di non superare il 70% di tale somma per il 2025 quale disavanzo. “E’ stato fatto, insomma, da parte delle Commissioni un ottimo lavoro. L’attenzione sulla sanità è e resterà alta. L’obiettivo – ribadisce D’Incecco – deve essere il controllo della spesa senza trascurare il diritto alla salute e la centralità del cittadino e senza tagli al personale”.