27 Settembre 2024 - 12:56:05

di Redazione


Lettere per una città nuova, in un messaggio inviato all’Aquila del futuro.

Questa l’inedita proposta dell’ateneo del capoluogo nell’ambito di Univaq Street Science, la settimana divulgativa di appuntamenti che culmina oggi in decine di iniziative in contemporanea con la Notte dei ricercatori.

Questo pomeriggio, attraverso un percorso che si snoderà in luoghi rappresentative dei quattro quarti della città, 25 persone, supportate e guidate dallo scrittore Enrico Macioci, dal poeta, musicista e operatore culturale Paolo Fiorucci e dal giornalista Amedeo Di Nicola, scriveranno la propria lettera per la città nuova.

Un contesto urbano segnato dal sisma del 6 aprile 2009, in cui vive una comunità che in questi 15 anni ha saputo comunque guardare avanti.

“Attenzione però – avvertono gli organizzatori – parole come ‘rinascita’, ‘resilienza’, ‘ripartenza’, ‘ricostruzione’ che hanno costituito il vocabolario degli ultimi quindici anni, saranno bandite, al fine di stimolare una nuova narrazione che si emancipi dal post sisma”.

Il professor Alfonso Forgione, al fine di collegare il racconto alle origini della città, individuerà quattro luoghi che mantengano elementi significativi di storia e tradizione cittadina, da cui i partecipanti potranno prendere spunto per il loro messaggio. Le lettere saranno fisicamente imbucate in una cassetta portatile e condivise successivamente attraverso un’apposita pagina web.

Sono le parole di Antonio Tabucchi a fornire lo spunto iniziale.

Ma ciò che inquieta di più – scrive Tabucchi in ‘Si sta facendo sempre più tardi’ – e che rode come un tarlo testardo infilato in una vecchia tavola e impossibile da far tacere se non con un veleno che avvelenerebbe anche noi, è la lettera che non abbiamo mai scritto. ‘Quella’ lettera”.

Sempre nel pomeriggio e sempre in centro partirà la caccia al tesoro che consiste in una serie di tappe, in ciascuna delle quali verrà consegnata una busta contenente un indovinello culturale con giochi di logica, scienze, medicina, biotecnologie, ingegneria, scienze umane.

Al Castello, invece, sono attivi per tutta la giornata gli 80 stand pop-up con le proposte divulgative.