28 Settembre 2024 - 09:40:17

di Redazione

“Oggi ‘qualcuno’ chiede alla politica regionale abruzzese di internalizzare i servizi esternalizzati dalla Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, alla luce dei tagli delle ore e del personale causati dall’elevato deficit di bilancio. Noi facciamo la stessa cosa da quattro anni e purtroppo sempre da soli, arrivando a chiedere di costituire una società in house della Regione Abruzzo, ma, nonostante anni di solitudine, siamo sempre pronti ad una lotta sindacale unitaria”.

Lo afferma Marcello Vivarelli, segretario provinciale aquilano del sindacato Fesica, mentre in Regione Abruzzo, all’Aquila, si cerca di trovare una via di salvezza per gli addetti alla portineria di Sulmona su cui si è abbattuta la scure dei tagli causati dall’elevato deficit di bilancio.

“Abbiamo lottato in qualsiasi modo, dalla raccolta firme, alle assemblee pubbliche, ai documenti ufficiali di altre internalizzazioni e di costituzioni di società in house portati direttamente ai politici di centrodestra e centrosinistra di questa regione – continua Vivarelli – ma alla fine nessuno si è mai mosso concretamente, al netto delle promesse fatte anche pubblicamente e riportate dagli organi di informazione”.

“Certo – continua Vivarelli –, potrei anche dire che è tardi per svegliarsi adesso, ma, visto che si tratta di lavoratori da salvare, ‘perdono’ chi non si è mosso in questi anni o chi si è addirittura opposto alla soluzione dell’internalizzazione sul modello di altre regioni, come ad esempio la Puglia”.

“Purtroppo – prosegue il sindacalista –, va detto anche che anni di assunzioni e di gestioni illogiche di lavoratori precari hanno causato diversi e gravi problematiche di bilancio, con l’aggravante di aver fatto credere agli stessi lavoratori di poter dormire sonni tranquilli, ma la verità è sempre stata diversa e sarebbe servito uno sforzo condiviso da parte di tutte le sigle sindacali per evitare l’ennesima catastrofe occupazionale, ma i nostri appelli sono caduti costantemente nel vuoto, anzi, più di qualche collega non ha mai voluto sentir parlare di collaborazioni, di lotte unitarie, arrivando a considerare Fesica un fastidio e non un possibile alleato nel momento in cui si doveva difendere i precari e fare di tutto per tirarli fuori dalla melma del precariato”.

“Internalizzare è possibile – conclude Vivarelli – ed è possibile farlo costituendo una società in house per tutelare i lavoratori dei servizi esternalizzati, compresi i supporti amministrativi, come fatto altrove, ma serve la volontà politica e c’è la necessità dell’impegno concreto e non solo di facciata da parte delle cosiddette grandi sigle sindacali”.