28 Settembre 2024 - 10:15:15

di Redazione

Lo sport sociale e inclusivo è il protagonista della campagna #Unaltrapartita. Comunità in campo, promossa da Acri e Assifero, con le Fondazioni associate, in occasione della dodicesima Giornata
Europea delle Fondazioni.

La Fondazione Carispaq, come ogni anno partecipa alla giornata aderendo alla campagna di
sensibilizzazione con un’edizione speciale del progetto “Street Fitness – fai respirare la tua mente”
realizzato dall’ASD My Gym con la collaborazione dell’istruttrice Katia Salute e della storica dell’arte Angela Ciano.

Gli atleti paralimpici dell’ASD Atletica L’Aquila e gli Special Olimpics del Team L’Aquila, insieme a giovani sportivi normodotati, parteciperanno ad una giornata di sport e cultura nel centro storico dell’Aquila.

Il progetto “Street Fitness – allena la tua mente”, realizzato dall’ASD Centro Studi My Gym dell’Aquila e
sostenuto dalla Fondazione Carispaq, intende promuovere la cultura dell’attività fisica all’aria aperta unita
al racconto storico artistico deI luogo fruito che, in questo caso, sarà il centro storico dell’Aquila. Un
innovativo sistema di ascolto in cuffia permette di praticare questa attività senza interferenze esterne e con musica di sottofondo.

Prima dell’attività sportiva nella sede della Fondazione Carispaq a L’Aquila c’è stato un breve momento di saluto agli atleti al quale partecipano il Presidente della Fondazione Domenico Taglieri, l’assessore allo sport del Comune dell’Aquila Vito Colonna, l’atleta paralimpica medaglia d’oro Pechino 2008 Paola Protopapa e la Presidente dell’ASD Centro Studi My Gym che dal 2017 organizza l’attività di Street Fitness per tutti, Concetta Milanese.

Oggi festeggiamo anche il compleanno delle la modifica dell’articolo 33 della Costituzione che aggiunge quest’ultimo comma che riconosce lo sport come valore assoluto per il miglioramento sociale e psicofisico – ha detto Pierluigi Panunzi, consigliere della Fondazione – quindi è chiaro che anche le Fondazioni debbano tener conto nelle loro scelte strategiche di questo cambiamento. Le Fondazioni da tempo hanno cambiato le loro vesti e sono diventate enti filantropici a tutti gli effetti e tra i valori rilevanti che perseguono c’è quello sicuramente dell’attività sportiva intesa anche come inclusività”.

“Un cambiamento di rotta perché 10 anni fa non mi sarei mai aspettato di avere un’attenzione su queste tematiche quindi vuol dire che sull’Aquila e sull’Abruzzo si sta facendo un grande lavoro sulle tematiche dell’inclusione attraverso lo sport che è uno strumento semplice alla portata di tutti e che può fare tanto del bene alla società e alla nostra comunità avvicinando la disabilità attraverso lo sport e cambiando quindi il modo di pensare e di rivedere la disabilità“, ha commentato Guido Grecchi di Special Olympics.

Alla campagna di nazionale della Giornata Europea delle Fondazioni 2024 partecipano le principali reti
associative dello sport inclusivo: Aics, Csen, Opes, Sport for Inclusion, Uisp. L’iniziativa ha ricevuto il
patrocinio Rai per la Sostenibilità ESG e la mediapartnership di Rai Sport. Fino al 1° ottobre, in tutta Italia,
verranno organizzati oltre 130 eventi, tra spettacoli, incontri e appuntamenti che metteranno al centro lo
sport per tutti. Si tratta di progetti che favoriscono l’attività sportiva di giovani e anziani, persone con
disabilità, migranti, detenuti.

Lo scenario della partecipazione sportiva nel nostro Paese non è roseo. Gli italiani che fanno sport sono
poco più di 20 milioni (il 34,5% della popolazione). Questo ci porta ad essere in testa alle classifiche
mondiali per indice di sedentarietà (siamo al 4° posto tra gli adulti e al 1° tra i minori). Esiste un evidente
divario di genere: le donne sono solo il 43,3% della popolazione sportiva. E si sta aprendo anche una
questione generazionale: i giovani fanno sempre meno sport (fuori da scuola). Inoltre, le persone con
disabilità che riescono ad accedere allo sport sono la metà di quelli senza limitazioni. Le ragioni principali di questi divari sono i costi elevati, la carenza di strutture, l’esempio famigliare. Crescono anche le ragioni
psicologiche che spingono i ragazzi all’abbandono: soprattutto ansia e burnout. A questo scenario risponde il Terzo settore: un terzo delle organizzazioni non profit italiane si occupa di sport, grazie anche a quasi il 20% di tutti i volontari italiani.

▪ Solo il 34,5% degli italiani fa sport; siamo al 4° posto al mondo tra gli adulti e al 1° tra
i minori per indice di sedentarietà
▪ Divario di genere: le donne sono solo il 43,3% della popolazione sportiva
▪ Le persone con disabilità che riescono ad accedere allo sport sono la metà di quelli
senza limitazioni
▪ Allarme abbandono sportivo tra i giovani: Generazione Z lascia per ansia da
prestazione e burn out
▪ Le cause: costi elevati, carenza di strutture, esempio famigliare
▪ Risponde il Terzo settore: un terzo del non profit italiano promuove lo sport per tutti

Le Fondazioni italiane sono al fianco delle organizzazioni del Terzo settore che promuovono lo sport
sociale e inclusivo, perché condividono la visione dello sport come strumento di inclusione, partecipazione e benessere. Contribuire a garantire l’accesso alla pratica sportiva – indipendentemente dalle proprie condizioni sociali, economiche e fisiche – è una delle strade per contrastare le disuguaglianze, favorire la partecipazione e far crescere la coesione sociale delle comunità, valorizzando il protagonismo delle organizzazioni che si prendono cura del bene comune.

Complessivamente, ogni anno le Fondazioni erogano più di un miliardo di euro in diversi settori. Il
principale è il welfare a cui va oltre un terzo del totale, seguono cultura, educazione, ricerca. Il 70% di
queste risorse è destinato a organizzazioni del Terzo settore (il resto va, prevalentemente, agli Enti locali).
La rilevanza del ruolo di supporto al non profit del Paese è stata recentemente riconosciuta anche dall’Istat, che nel suo Censimento dedicato, ha rilevato che il 64% delle organizzazioni non profit italiane riceve un finanziamento dalle Fondazioni di origine bancaria. Le risorse stanziate dalle Fondazioni, ogni anno, supportano oltre 20.000 interventi, con un importo medio di circa 50.000 euro.