01 Ottobre 2024 - 11:45:16

di Redazione

Cerimonia di premiazione, questa mattina, nella sala ipogea dell’Emiciclo degli alunni delle scuole vincitrici della seconda edizione del Concorso delle canzoni in dialetto abruzzese dal titolo “Go School 2024-Jemo a la scola”, bandito dalla sede regionale Acli, riservato agli alunni delle scuole regionali di ogni ordine e grado.

La seconda edizione, relativa all’anno scolastico 2023/2024, ha visto triplicare la partecipazione dei concorrenti con ben undici scuole della regione.

Nel contempo la presidenza regionale Acli, in stretta collaborazione con la commissione giudicatrice, ha messo a punto il nuovo bando per l’anno scolastico 2024/2025.


Attraverso le nuove regole la presidenza Acli in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo, mira a sensibilizzare gli studenti, affinché mantengano vive le nostre espressioni dialettali, attraverso il canto corale, che è patrimonio culturale e sociale dell’Abruzzo.

In giuria, il presidente Francesco Avolio, Fulgo Graziosi, Luciano Bologna, Vincenzo Guglielmi, Sergio Petronio, Sigilfredo Riga.

Gli istituti premiati sono stati: Istituto comprensivo Gianni Rodari L’Aquila, Liceo Musicale Convitto nazionale “Cotugno” L’Aquila, pontificio Istituto “Maestre Pie Filippini” L’Aquila, scuola primaria “Mons. Giuseppe Celidonio” di Scanno, polo liceale statale “Saffo” Roseto degli Abruzzi (Teramo), istituto comprensivo “Nicolini Orsogna -Tollo” di Tollo (Chieti), istituto comprensivo “Comenio” di Scoppito (L’Aquila), scuola secondaria “Parente” di Scanno (L’Aquila), istituto comprensivo “Castel frentano” Castel Frentano (Chieti), istituto comprensivo “Carducci” L’Aquila.

Giuseppe Placidi, presidente regionale Acli ha sottolineato come ci sia stata “una buona risposta da parte delle scuole. In quest’anno si è triplicata la partecipazione e quindi possiamo dire di essere molto soddisfatti dell’iniziativa. Il problema dei dialetti in Abruzzo si lega molto anche alla storia, alla cultura e alle tradizioni delle popolazioni e riteniamo che attraverso il canto, tra l’altro, si possano andare immaginare gli scenari che hanno accompagnato quel tipo di storie con le canzoni e naturalmente riprendere in piedi il discorso del dialetto che è un’opera, secondo me, fondamentale che noi vogliamo fare sulle scuole d’Abruzzo. Vogliamo che questa iniziativa si ripeta nel tempo tra l’altro devo dire che abbiamo abbiamo scoperto che c’è anche una legge del 2021 dalla Regione Abruzzo per la ripresa dello sviluppo del dialetto, ma questa situazione però è rimasta bloccata a quella data. Pur avendo una legge liquidata dal Consiglio regionale, ancora oggi non si insedia la commissione specifica per tutte le attività Speriamo che i prossimi anni la Regione sia molto più presente, che la legge sia operante perché attraverso essa è previsto anche il raccordo con le scuole”.

“L’obiettivo è far divertire le persone anche cercando di stare un po’ nella comunità, di viverla e di recuperare quelle che sono le risorse della comunità, come la propria identità che arriva anche dal tema del dialetto. Recuperare la propria identità, il proprio dialetto, le proprie usanze, aiuta le persone a potersi confrontare con gli altri, in un’ottica di un mondo che è molto multiculturale”, ha concluso Emiliano Manfredonia presidente nazionale di Acli.