01 Ottobre 2024 - 18:07:09

di Tommaso Cotellessa

Giovedì 3 ottobre sarà una giornata decisiva per la campagna contro la caccia al cervo in Abruzzo. Le principali associazioni ambientaliste e animaliste impegnate in questa battaglia, tra cui LAV, LNDC Animal Protection e WWF Italia, saranno ascoltate in audizione presso la terza Commissione del Consiglio regionale. Questo confronto rappresenta un’importante opportunità per la Giunta regionale, che potrebbe rivedere la sua decisione e ritirare la deliberazione n. 509 dell’8 agosto 2024, che autorizza l’abbattimento di 469 cervi.

Le associazioni continuano a chiedere con forza il ritiro o almeno la sospensione di quella che chiamano “delibera ammazza-cervi“, considerata una misura di inutile crudeltà. Secondo i rappresentanti degli ambientalisti, l’abbattimento non risolverà né i danni provocati all’agricoltura né ridurrà i rischi di incidenti stradali legati agli animali selvatici. Per loro, la caccia di selezione appare più un favore a un ristretto gruppo di cacciatori che una soluzione ai problemi legati alla gestione della fauna selvatica.

Nel frattempo, il prossimo 9 ottobre è prevista l’udienza camerale al TAR dell’Aquila, in seguito al ricorso presentato dalle associazioni. Queste organizzazioni chiedono la sospensione immediata della delibera regionale, con l’obiettivo finale di ottenere la sua revoca definitiva, salvaguardando così la vita degli esemplari minacciati.

Il 14 ottobre, giorno in cui dovrebbe partire la caccia di selezione ai cervi, si avvicina rapidamente. Nonostante i ripetuti appelli da parte delle associazioni e la crescente pressione dell’opinione pubblica, la Giunta regionale abruzzese continua a ignorare le richieste di fermare quella che viene definita una vera e propria “strage”. La speranza delle associazioni è che l’audizione del 3 ottobre possa rappresentare un momento di svolta, offrendo alla Regione la possibilità di rivedere la propria decisione.

Nel frattempo, la mobilitazione contro la caccia ai cervi prosegue anche online. La petizione lanciata dal WWF Abruzzo ha già raccolto oltre 133.000 firme, e i promotori invitano chi non lo ha ancora fatto a firmare attraverso il link https://www.change.org/p/fermiamo-la-strage-dei-cervi-in-abruzzo. La crescente adesione testimonia l’importanza della questione per l’opinione pubblica e sottolinea la volontà di difendere questi animali.

Il ricorso alle vie legali e la raccolta firme, tuttavia, riflettono una certa amarezza nelle associazioni ambientaliste, che lamentano come decisioni di questo tipo, che dovrebbero essere frutto di dialogo tra istituzioni e cittadini, debbano spesso passare attraverso la magistratura per essere riviste.

Con il tempo che scorre e la data del 14 ottobre sempre più vicina, resta aperta la possibilità di un cambio di rotta. L’audizione delle associazioni in commissione rappresenta un’occasione cruciale per avviare un dialogo costruttivo tra le parti e trovare soluzioni alternative all’abbattimento dei cervi, garantendo così un equilibrio tra la tutela della fauna selvatica e la gestione sostenibile del territorio abruzzese.