04 Ottobre 2024 - 18:44:22
di Tommaso Cotellessa
Il 3 ottobre 2024 si ha avuto luogo la seduta della terza commissione, Ambiente e Territorio, del Consiglio regionale dell’Abruzzo in cui si è discusso della delibera relativa alla disposizione dell’abbattimento di 469 cervi nel territorio abruzzese.
La rilevanza di questa seduta è stata dovuta al fatto che al suo interno si sono svolte le audizione delle associazioni ambientaliste e animaliste, insieme ai rappresentanti delle categorie agricole e degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC).
Nel corso delle audizioni è intervenuta, fra gli altri, Filomena Ricci, delegata regionale del WWF Abruzzo, la quale ha portato la voce di un ampio coordinamento di associazioni che si oppongono alla decisione della Giunta regionale. Secondo Ricci, non vi sono giustificazioni valide per aprire la caccia a una specie che è simbolo della regione e che, fino a oggi, era protetta in Abruzzo. “La caccia ai cervi non è la soluzione”, ha affermato, invitando l’amministrazione regionale a considerare metodi alternativi per affrontare i danni all’agricoltura e ridurre i rischi di incidenti stradali.
Durante la discussione, è emerso inoltre che oltre 133.000 cittadini hanno firmato una petizione online chiedendo la revoca della delibera, sottolineando l’ampio sostegno pubblico per la causa.
Tuttavia, nonostante le vibranti opposizioni e le richieste di revisione della decisione, la seduta non ha portato a votazioni, ma la discussione è stata semplicemente aggiornata.
Dinanzi a questo rinvio le associazioni ambientaliste invitano a non perdere tempo, dato che si avvicina rapidamente il 14 ottobre, giorno in cui è previsto l’inizio della caccia ai cervi, una prospettiva che preoccupa profondamente gli attivisti e i cittadini che difendono il patrimonio faunistico e ambientale dell’Abruzzo.
La situazione resta quindi tesa, con la comunità in attesa di conoscere le prossime mosse della Giunta.