14 Ottobre 2024 - 10:25:04

di Martina Colabianchi

Il governo nazionale sta proseguendo un cammino irresponsabile di definanziamento del sistema universitario, infliggendo un duro colpo non solo agli Atenei, ma anche al futuro di migliaia di giovani studentesse e studenti. Questa settimana i Rettori degli Atenei abruzzesi hanno lanciato un grido d’allarme: i continui tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) stanno creando una situazione insostenibile. La qualità dell’offerta formativa e l’accesso all’istruzione per migliaia di giovani sono ormai a rischio. Questi tagli, che ammontano a oltre 50 milioni di euro, non sono solo numeri: si traducono in meno borse di studio, meno servizi per gli studenti e, in alcuni casi, perfino nella possibilità di dover ridurre corsi e programmi di laurea. Le università pubbliche, motori di crescita economica, culturale e sociale, vengono abbandonate a se stesse, mentre il governo sembra voler favorire l’espansione degli atenei telematici privati“.

Così, in una nota, il segretario regionale dei Giovani Democratici Abruzzo Saverio Gileno e Monaim Mouatamid, Responsabile Università dei Giovani Democratici Abruzzo, esprimono forte preoccupazione e sdegno per i tagli annunciati ai fondi per il diritto allo studio. Tagli che, scrivono, “in Abruzzo aggraveranno una situazione già drammatica“.

Anche quest’anno – proseguono – si prefigura peggiore del precedente, che aveva già visto il 50% degli studenti idonei non poter beneficiare delle borse di studio a causa dell’inadempienza delle Aziende per il diritto allo studio e della mancanza di progettualità nel Bilancio regionale“.

L’Abruzzo è tra le ultime regioni in Italia per disponibilità di posti letto in relazione al numero di universitari, e a tale elemento di gravità, si aggiunge il fatto che è registrato un aumento dei costi per gli alloggi per studenti fuorisede rispetto all’anno precedente: a Pescara +5% per una stanza singola e un +19% per una doppia, mentre a Chieti il prezzo di una doppia è salito addirittura del 23% (secondo i dati di Immobiliare). Inoltre, per voce delle stesse ADSU la situazione è insostenibile e il commissario dell’Adsu L’Aquila Costanzi ha dichiarato che i posti disponibili presso il polo universitario dell’Aquila non sono sufficienti (oltre 100 studenti sono rimasti fuori) chiedendo alla Regione di fare di più per garantire alloggi agli studenti“.

La situazione è resa ancora più complessa dall’aumento del 20% dei costi del trasporto pubblico, che grava ulteriormente sui bilanci già precari degli studenti e delle loro famiglie, mettendo a repentaglio anche la possibilità di frequentare le lezioni da parte degli studenti – prosegue la nota dei Giovani Democratici -. Il rischio concreto è che queste politiche portino a una diminuzione della qualità della didattica, a una drastica riduzione dei servizi agli studenti e persino a un possibile aumento delle tasse universitarie, escludendo di fatto chi non ha mezzi economici adeguati”.

Come Giovani Democratici, vogliamo ribadire con forza che l’istruzione è un diritto, non un privilegio per pochi“, proseguono Gileno e Mouatamid, che affondano poi sulla questione delle nomine delle tre Adsu, la cui votazione è prevista per domani in Consiglio regionale.

Le Adsu devono essere tenute fuori dalla lotta di potere tra i partiti di maggioranza: c’è bisogno di competenze e professionalità, di donne e uomini che conoscano il sistema universitario, non sono poltrone da spartire. Inoltre, chiediamo alla Giunta Marsilio di fare pressione sul governo centrale affinché si inverta immediatamente questa rotta e di destinare la giusta attenzione e i dovuti finanziamenti al sistema universitario abruzzese; come Giovani Democratici faremo la nostra parte avviando un progetto di revisione del diritto allo studio in Abruzzo ascoltando studenti, sindacati e ricercatori“, concludono.