15 Ottobre 2024 - 13:12:22

di Redazione

“Come prevedibile, le opere di sondaggio propedeutiche ai lavori di messa in sicurezza del sistema Gran Sasso che – da ieri – stanno interessando il traforo, con l’apertura al traffico veicolare di una sola galleria per volta, utilizzabile su una sola corsia, a senso unico alternato, per la durata di 5 minuti ogni 30 minuti circa, stanno paralizzando il traffico sulla A24 con code chilometriche e tempi d’attesa insostenibili”.

Lo scrive in una nota il Partito Democratico dell’Aquila.

“La città dell’Aquila e il comprensorio sono ancora più isolati, con ripercussioni che, nei prossimi 45-60 giorni – non c’è una data annunciata di fine lavorazioni – saranno gravissime per l’economia del territorio e, soprattutto, per le decine e decine di lavoratori e studenti pendolari che, ogni giorno, percorrono su mezzi propri, o con gli autobus di linea, l’autostrada da e verso Teramo. La loro quotidianità è letteralmente stravolta. E questo accade nel silenzio assordante del presidente della Regione, Marco Marsilio, e del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi che è talmente interessato al bene del territorio, e dei suoi abitanti, da aver disertato senza giustificazione – a differenza del sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto – la riunione della seconda commissione regionale “Territorio, ambiente e infrastrutture” convocata il 3 ottobre scorso per discutere proprio della messa in sicurezza del sistema Gran Sasso. Evidentemente, era impegnato a presenziare a qualche evento; ci chiediamo: è così che Biondi intende svolgere l’incarico di Presidente dell’Anci Abruzzo, carica cui ambisce e per cui ha iniziato da mesi a sgomitare con la solita ‘fame’ da incarichi?”, aggiunge la nota.

“È incomprensibile il silenzio delle istituzioni, è inaccettabile che si proceda con opere così impattanti senza una regia, senza alcuna concertazione: prova ne è che la viabilità alternativa, la strada statale 80 delle Capannelle, è funestata da cantieri, tra semafori e chiusure al traffico di interi tratti, come quello tra il km 60.650 e il km 61.350 fino al prossimo 6 dicembre. Per non parlare della situazione di disagio che caratterizza, oramai da mesi, il tratto abruzzese della A14 e i lavori in corso anche sulla A25. Possibile che non si sia stati in grado di fare in modo che i cantieri non fossero aperti contemporaneamente? È vergognoso, inoltre, che non ci sia piena trasparenza sui lavori di sondaggio in corso, e sulle opere che si dovranno realizzare nel futuro con lo spettro di una limitazione del traffico sotto il traforo del Gran Sasso che potrebbe isolare l’Abruzzo interno per almeno 3 anni”, precisa ancora il Pd.

“In questo senso, meriterebbero una risposta chiara le domande poste da Giorgio Morelli, ingegnere, già dirigente del Corpo forestale dello Stato, responsabile delle indagini che la Procura di Teramo, nel 2002/2003, delegò a seguito dello sversamento di trimetilbenzene dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso; in quella occasione, Morelli ebbe il compito di coordinatore il pool di consulenti tecnici incaricati dalla stessa Procura. Insomma, parliamo di una professionalità di alto livello che conosce bene la vicenda. Ebbene, Morelli sottolinea come il Commissario straordinario Caputi sia criptico, in alcuni casi addirittura contraddittorio, sulla reale utilità dei sondaggi in corso di svolgimento che, oltre ai disagi già descritti, potrebbero causare anche l’intorpidimento delle acque che beviamo ogni giorno. Si chiede l’ingegnere: i sondaggi a cosa servono esattamente? Al progetto di fattibilità degli interventi che andranno eseguiti? Alla ricerca delle alternative progettuali? Non sarebbe il caso di evitare sondaggi conoscitivi in mancanza di un’idea già vagliata delle alternative progettuali e condivisa nel dibattito pubblico obbligatorio previsto dal Codice degli appalti?”, prosegue il Pd.

“Sono domande che meritano risposte immediate, non più rinviabili: ci auguriamo che possano arrivare nelle prossime ore. Altrimenti, andranno chieste ad altri livelli, fino a portare la vicenda in Parlamento interrogando il Governo su ciò che sta realmente avvenendo sotto il traforo del Gran Sasso. Qualcuno dovrà pur rompere la cortina di silenzio imposta dalla filiera di potere che, da Marsilio, arriva fino a Biondi. Sono lontani i tempi in cui la destra prometteva di rendere le autostrade gratuite per i pendolari, smantellando, intanto, il servizio di trasporto pubblico locale su gomma mentre assicurava mirabolanti investimenti sui collegamenti ferroviari. Mai come oggi, L’Aquila è una città isolata”, conclude il Pd.