15 Ottobre 2024 - 17:13:03
di Tommaso Cotellessa
Gli Operatori Socio Sanitari idonei al concorso pubblico indetto dalla Asl 1 si sono dati appuntamento, questo pomeriggio, dinanzi al palazzo dell’Emiciclo all’interno del quale era in corso la seduta del Consiglio regionale.
I lavoratori e le lavoratrici, assieme ai rappresentanti della CGIL e della FP CGIL della Provincia dell’Aquila, hanno organizzato un sit-in di protesta per chiedere il rispetto del diritto al lavoro e l’ampliamento del personale necessario per far fronte alle carenze negli ospedali della provincia.
“Oggi siamo qui tutti insieme per far valere le nostre ragioni” ha spiegato ai microfoni de Laqtv Anthony Ferrara, uno dei 170 Oss che hanno superato il concorso pubblico ma, nonostante la carenza di personale all’interno delle strutture sanitarie, non vengono ancora integrati all’interno delle strutture.
Durante la manifestazione, una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta nella Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Regionale. All’interno dell’incontro sono state esposte le problematiche legate alla graduatoria del concorso, approvata nel giugno 2022 dalla ASL di Teramo, ente capofila della procedura aggregata tra le ASL di Teramo, Chieti e L’Aquila. La graduatoria, aggiornata a più riprese dopo i ricorsi, è attualmente composta da 588 idonei, esclusi i 12 vincitori.
Ad oggi, la graduatoria ha visto uno scorrimento fino alla posizione 404, ma molte posizioni restano in sospeso a causa di rinunce o assunzioni presso altre ASL. Questo ha lasciato molti idonei in attesa, nonostante il Piano di Fabbisogno del Personale 2023/2025, redatto a maggio 2023, preveda l’assunzione di 544 OSS, di cui 167 solo per il 2023. Tuttavia, i rappresentanti sindacali e i lavoratori hanno sottolineato che tale piano non è sufficiente a coprire le esigenze reali delle strutture sanitarie della provincia.
Negli ospedali dell’Aquila, per esempio – come riferisce la CGIL – solo in alcune strutture è prevista la presenza di OSS durante i turni notturni. La situazione appare particolarmente critica negli ospedali di Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro, dove il personale OSS è presente solo in reparti limitati, come il pronto soccorso, mentre in altre aree, comprese le terapie intensive e sub-intensive, manca del tutto il supporto necessario. Di conseguenza, il personale infermieristico è costretto a svolgere mansioni non proprie, causando un demansionamento della professione infermieristica.
La CGIL e la FP CGIL hanno inoltre espresso sconcerto per la recente decisione della ASL di L’Aquila di richiedere, tramite agenzia interinale, sei unità OSS anziché attingere dalla graduatoria di concorso disponibile. Tale scelta, criticata aspramente dai sindacati, viene vista come una mancata valorizzazione delle risorse umane già idonee e pronte all’assunzione.
A conclusione della riunione, il Presidente della Conferenza, Paolo Gatti, ha garantito l’impegno di convocare la Commissione Sanità, alla presenza del Direttore Generale della ASL 1, Ferdinando Romano, per affrontare la questione dello scorrimento della graduatoria e la necessità di aggiornare il Piano di Fabbisogno del Personale.
La protesta degli idonei e dei sindacati, oltre a richiedere l’assunzione delle risorse necessarie, punta anche a sensibilizzare le autorità sulle future esigenze legate all’attivazione degli Ospedali e Case di Comunità, che richiederanno ulteriori risorse umane, in un contesto già segnato da forti carenze di personale.