Fwd: L’AQUILA, RISPOSTA VIVARELLI A GIANNANGELI E PD SU TRASFERIMENTO EX ARTICOLO 26 DA COLLEMAGGIO ALL’AQUILA
16 Ottobre 2024 - 10:40:32
trova da anni la riabilitazione territoriale dell’Aquila diventa
materia di dibattito politico. E lo diventa nel momento in cui la
soluzione, o la possibile soluzione, viene fuori, dopo anni di silenzio
da parte di tanti esponenti politici che si dichiarano attenti ai
bisogno dei più deboli, come il noto consigliere comunale di
opposizione che mi accusa di essere confuso”.
Risponde così Marcello Vivarelli, segretario provinciale del sindacato
Confsdal dell’Aquila, al consigliere comunale di L’Aquila
Coraggiosa, Simona Giannangeli. Quest’ultima si era chiesta, nei
giorni scorsi, polemicamente, cosa si cela dietro la delibera della Asl
1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila con cui si è stabilito il
trasferimento, a cui Giannangeli si oppone fermamente, del Centro di
riabilitazione territoriale ex articolo 26 da Collemaggio alla struttura
G8 dell’ospedale regionale “San Salvatore”, arrivando a dibattere
sugli organi di informazione proprio con Vivarelli, il quale si era
esposto in prima persona in favore del trasferimento.
“La risposta è semplicissima e la fornisco io – aveva ribattuto
Vivarelli a Giannangeli – visto che sono stato io ad affermare sugli
organi di informazione di aver sposato questa causa e di aver
contribuito a risolverla nel migliore dei modi dopo tanti anni: non
nasconde nulla, a parte la volontà di dare, finalmente, degli spazi
idonei ad un importante pezzo della sanità pubblica del nostro
territorio, che fino ad oggi è stata costretta in spazi stretti,
angusti, fatiscenti e con l’aggravante di trovarsi, purtroppo insieme
ad altre strutture sanitarie della nostra città, in una zona, quella di
Collemaggio, degradata e pericolosa ed a cui serviranno molti anni prima
di essere rimessa a nuovo”.
Giannangeli, nel ribattere, aveva dichiarato, tra l’altro: “Le
parole del Vivarelli del sindacato Confsal, in reazione alla mia nota
sul trasferimento dell’Uosd di Riabilitazione Territoriale dal
complesso di Collemaggio alla struttura denominata G8 presso
l’ospedale San Salvatore, contengono un elemento di straordinario
rilievo, a me finora sconosciuto. Ovvero, che detto signore abbia
ricevuto incarico dai ‘vertici’ della Direzione Generale della Asl
1, probabilmente con tanto di staff, affinchè fosse parte attiva e
diligente nell’effettuazione del suddetto trasferimento ed offrire
così la soluzione al dramma dei pazienti e delle pazienti abbandonati e
privati delle cure che in questi quindici anni si sono recati
inutilmente a Collemaggio, anzi gettati per strada. Davvero non ero a
conoscenza di questo incarico”.
“Non è facile trovare le forze per spiegare cose ovvie ad una
‘paladina’ della cosiddetta sinistra che per anni non ha fatto
assolutamente nulla per gli utenti e per chi lavora in quella struttura
che sta tanto a cuore a lei e a pochi altri – tuona Vivarelli –, ma,
per il rispetto che nutro nei confronti di chi mi ha chiesto aiuto per
risolvere una situazione diventata insostenibile, le trovo. E chiedo al
consigliere comunale di opposizione: si è mai preoccupata, ad esempio,
di chi, da lavoratrice precaria, ha subìto aggressioni al buio, di
sera, in un contesto di degrado, di sporcizia, di spaccio di droga e di
prostituzione, oppure di chi da anni è costretto a lavorare in una
struttura ridotta ormai a una baracca e di chi la deve frequentare da
utente, bambini compresi? La verità è una sola, invece: tutta questa
‘caciara’ – a cui adesso partecipa anche il Partito democratico
aquilano che chiede, all’improvviso, una nuova sede – viene fatta
solo ed esclusivamente per attaccare il centrodestra sia all’Aquila
che a livello regionale. Al centrosinistra di Luciano D’Alfonso e di
Massimo Cialente, queste ‘attenzioni’ non le avrebbe mai rivolte,
nonostante le loro tante colpe ed i loro molti disastri”.
“Inoltre, al consigliere comunale, a cui annuncio un sopralluogo come
si deve a Collemaggio in modo da mostrare a chi non ne è a conoscenza
lo stato pietoso in cui si trova un servizio pubblico così importante,
faccio notare che nessuno mi ha dato alcun incarico – prosegue
Vivarelli –. Semplicemente, le tante richieste di aiuto che mi sono
giunte in tempi non sospetti mi hanno portato ad occuparmi di chi, è
evidente, ha trovato dalle parti del consigliere comunale di opposizione
le ‘porte chiuse’. Probabilmente, lei, come molti altri di
centrosinistra e di centrodestra, dimentica tutto e tutti dopo le
elezioni. Io, invece, che non voto da venticinque anni, continuo ad
occuparmi dei precari come me. Cioè dei più deboli, con una sigla
sindacale piccola e bistrattata ma che non si sposta di un millimetro
davanti a niente”.
“Insomma, il consigliere comunale di opposizione tira fuori solo
adesso tutte queste lamentele, tutte queste domande, a riprova del fatto
che a Collemaggio, per lei, andava tutto a meraviglia, per la gioia del
direttore della U.O.S.D., altro ‘paladino’ dei più deboli. Peccato
che per chi quel luogo lo frequenta, le cose non siano mai state così.
E poi, non va bene il G8 dell’ospedale? Nessun problema, può
tranquillamente chiedere al sindaco dell’Aquila di mettere a
disposizione qualche appartamento, dei quasi disponibili, di cui dispone
il Comune, purché ci siano spazi adatti anche per i macchinari,
parcheggi e che sia a costo zero, ma mi rendo conto che se da sinistra
il massimo che si riesce a proporre per evitare lo spopolamento delle
aree interne – mentre si prepara la ‘Grande Pescara’ tanto cara a
Luciano D’Alfonso, è l’abolizione del bollo auto, siamo messi
malissimo”, conclude Vivarelli.