18 Ottobre 2024 - 11:51:15
di Redazione
Una raffica di truffe ai danni di anziani, 16 in tutto, messe in atto in molte Regioni d’Italia di cui 13 andate a segno e tre tentate.
I raggiri sono avvenuti nelle Marche (in due occasioni a Osimo), in Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata e Puglia.
Con l’indagine “True Justice 6” i carabinieri hanno arrestato un 20enne di Napoli, al quale i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo (Ancona), con quelli della Compagnia di Napoli – Bagnoli, hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, per il reato di truffa aggravata continuata, commessa in danno di persone anziane.
Indagati in stato di libertà altri due napoletani, di 28 e 22 anni, sospettati di essere l’autista e il palo in alcuni dei colpi. Il provvedimento emesso dal gip di Ancona su richiesta della locale Procura, è scaturito dalle indagini dei carabinieri di Osimo, avviate nel giugno scorso, dopo il raggiro subito da una 71enne: un sedicente maresciallo dei carabinieri era riuscito a farsi consegnare dalla donna contanti e gioielli, per un valore di circa 50mila euro, raccontandole che il figlio di lei era stato coinvolto in un incidente stradale e che il denaro serviva per le conseguenti pratiche.
Da questo episodio, i carabinieri sono risaliti a 16 truffe di cui si sarebbe reso responsabile il 20enne, fino al 10 agosto scorso.
Per le trasferte dalla Campania, i responsabili avrebbero usati veicoli differenti, prevalentemente presi a noleggio.
Le indagini proseguono per identificare i complici che si occupavano di fare le telefonate, utilizzando schede sim ogni giorno differenti, intestate a persone inesistenti o comunque estranee ai fatti. Il 20enne avrebbe avuto il ruolo di recarsi dagli anziani per ritirare soldi e gioielli. In uno di questi casi, a Osimo, ai primi di luglio, era stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri: la vittima aveva capito il tentativo di truffa e aveva allertato i militari.
Nell’ordinanza di custodia, il gip ha sottolineato la pericolosità e la spregiudicatezza dell’arrestato