18 Ottobre 2024 - 10:44:01
di Redazione
Uno dei più rinomati quartetti del mondo, il Cuarteto Casals, è protagonista dell’evento in programma domenica 20 ottobre al Ridotto del Teatro Comunale con inizio alle ore 18 nell’ambito della 79ma stagione della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”.
Il Cuartetto Casals, fondato a Madrid nel 1997, è costantemente ospite delle più prestigiose sale da
concerto del mondo.
La attuale formazione comprende Vera Martínez Mehner nel ruolo di primo violino, Abel Tomàs
come secondo violino, la violista Cristina Cordero in organico da questa stagione e Arnau Tomàs
al violoncello.
In tanti anni di esperienza, il Casals ha compilato una notevole discografia con l’etichetta Harmonia Mundi, per un repertorio che spazia dai compositori spagnoli meno conosciuti come Arriaga e Toldrá ai classici, da Bach, Mozart, Haydn, Beethoven, Schubert e Brahms, arrivando ai grandi del XX secolo come Debussy, Ravel, Ligeti, Kurtág e opere di importanti compositori viventi e contemporanei. Svolge anche una attività didattica che lo porta ad essere, fra l’altro, quartetto in residenza presso la Scuola di Musica di Fiesole.
Il programma del concerto Noche Española corrisponde alla varietà dell’espressione musicale e alla capacità di interpretare pagine di epoche e stili molto diversi. Si inizia con il Quartetto n. 3 in mi bem. magg. del compositore basco Juan Crisóstomo Arriaga (1806-1826), la cui prematura scomparsa ha interrotto una carriera che aveva tutte le caratteristiche per confermarlo il “Mozart della Spagna”, come già iniziava ad essere definito. Segue il Quartetto in sol min. op. 32 di Luigi Boccherini (1743-1805), opera che fa parte del periodo della maturità del compositore lucchese trasferitosi a Madrid dal 1768.
Uno dei nomi più rappresentativi della rinascita e della valorizzazione dell’identità musicale spagnola nel panorama culturale del novecento è il compositore Joaquín Turina (1882-1949) che nel 1925 scrive “La oración del torero” op. 34. Si tratta di una breve composizione in un unico movimento, inizialmente scritta per quartetto di laúd, strumenti a corde tipici della tradizione spagnola (un particolare tipo di liuto andaluso, simile all’oud arabo).
Un paio d’anni più tardi, Turina stesso ne realizzò una versione per orchestra d’archi e una per quartetto d’archi, che ne facilitarono molto la circolazione e l’esecuzione in tutto il mondo. Per chiudere il programma non poteva mancare un grande classico del repertorio per quartetto d’archi, ovvero il Quartetto in do min. op. 51 n. 1 di Johannes Brahms (1833-1897), uno dei più illuminanti esempi di quella che viene definita la tecnica della “variazione continua”. Con questo concerto entra nel vivo la serie dedicata alla grande musica da camera che si sviluppa all’interno della stagione della Barattelli in vari appuntamenti, molti pensati proprio per la formazione del quartetto.