23 Ottobre 2024 - 08:07:27
di Vanni Biordi
In una mossa che ha suscitato ampie preoccupazioni, la Banca d’Italia ha annunciato un piano di ristrutturazione che ridurrà significativamente la sua presenza in Abruzzo e Molise. Il piano prevede il consolidamento delle filiali e la centralizzazione di vari servizi a Roma, allontanando ulteriormente la banca dalle comunità locali. E’ quanto dichiara Luca Copersini, Segretario Regionale Fisac Abruzzo Molise
La Banca d’Italia ha una storia di riduzione della sua rete regionale, ma questo ultimo round di tagli è particolarmente severo. Le filiali di L’Aquila e Campobasso non gestiranno più le operazioni in contanti e le loro responsabilità di supervisione saranno trasferite a Roma. Anche Pescara vedrà una riduzione dei servizi, con le attività segretariali centralizzate a L’Aquila.
Copersini sostiene che questi cambiamenti avranno un impatto negativo sulle economie e le comunità locali. La perdita di posti di lavoro e la ridotta accessibilità dei servizi bancari colpiranno in modo sproporzionato i residenti delle piccole città e dei paesi. Inoltre, la centralizzazione dei servizi renderà più difficile per le imprese e gli individui accedere al supporto di cui hanno bisogno.
La Fisac Cgil Abruzzo Molise ha condannato la decisione della banca, sostenendo che fa parte di una tendenza più ampia delle istituzioni ad abbandonare le aree rurali. Il sindacato ha chiesto un’inversione dei tagli e un maggiore investimento nelle comunità locali.
In buona sostanza, le principali preoccupazioni sollevate dal piano includono la perdita di posti di lavoro e le difficoltà economiche nelle comunità locali, la riduzione dell’accessibilità dei servizi bancari per i residenti delle piccole città e dei paesi e un aumento del carico sulle grandi aree urbane.