27 Ottobre 2024 - 08:11:09

di Martina Colabianchi

Valorizzazione dei prodotti tipici regionali combinati con tendenze moderne: sono questi gli ingredienti della ristorazione abruzzese che mantiene vive le tradizioni culinarie locali mentre si sperimentano proposte innovative per attrarre un pubblico più ampio. Lo dimostrano le 17 nuove entrate delle 75 insegne presenti nella nuova Guida Ristoranti d’Italia 2025 di Gambero Rosso.

Tra questi, spiccano sicuramente il Tre Forchette Reale a Castel di Sangro, il ristorante di Romito dove l’attuale carta è un viaggio nel suo mondo, una terra di passaggio che porterà a nuove sedizioni, che riserva emozioni clamorose. La semplicità manifesta di ogni piatto cela uno svolgimento complesso e ragionato, ci sono talmente tanti concetti in ogni passaggio che non ci si può limitare alle categorie del buono/non buono.

Il Tre Gamberi Vecchia Marina a Roseto degli Abruzzi, poi, si conferma una delle tavole ittiche più schiette e goduriose del litorale adriatico, e non solo di quello circostante Roseto degli Abruzzi. Si tratta dell’attività di una famiglia che dagli anni Duemila porta avanti con invidiabili forza, rigore, passione e sapienza da uomini e donne di mare la bandiera della tradizione della zona, partendo dalla conoscenza approfondita e quindi dall’acquisto del miglior pescato rintracciato tutte le notti nelle aste della costa.

Ed ecco tutte le new entry abruzzesi:

Hostaria Zedi ad Atri (TE)
Osteria Pchior a Colonnella (TE)
Rotta Cucina e Ristoro dell’Hotel 900 a Giulianova (TE)
Entroterra a Teramo
Osteria dei Maltagliati a Torano Nuovo (TE)
Locanda Mausonium a Campotosto (AQ)
Costa di Maggio a Fontecchio (AQ)
Pasqualina a Lucoli (AQ)
La Stozza a Ovindoli (AQ)
Førma Contemporary Restaurant a L’Aquila
Corso Stretto a L’Aquila
Còttabo – Pratiche di Cibo e Vino a Lanciano (CH)
Tapanì a Ortona (CH)
La Torre di Pretoro a Pretoro (CH)
Feluma Bistrot a San Giovanni Teatino (CH)
La Fabbrica del Vino a Pescara
Il Pirata a Pescara

Degno di nota il premio speciale con Ruggeri & C. per La Migliore Proposta al Bicchiere assegnato a Villa Maiella a Guardiagrele, un locale che ha conosciuto diverse vite, le cuui intenzioni sono chiare e perseguite con coerenza: raccontare una regione tra le meno conosciute d’Italia dalla prospettiva del palato e della cultura di un popolo.

Lo smile per il Miglior Rapporto Qualità Prezzo va a Zunica 1880 a Civitella del Tronto, mentre la Forchetta Verde, che contraddistingue le insegne più attente alla sostenibilità, se l’aggiudica il ristorante Bottega Culinaria a San Vito Chietino.

In 2430 locali censiti, con 400 novità, l’età media degli chef premiati si abbassa, la creatività vola. Con ricette più snelle e servizio meno ingessato. I clienti cercano calore, piacevolezza, spensieratezza“, spiega Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile del Gambero Rosso. Lo scenario descritto è confermato anche da Nik Romito del Reale di Castel di Sangro, in vetta alla classifica:

Il profilo del cuoco del futuro si delinea quando si fa ricerca innovativa e ci sono i contenuti, e c’è anche un linguaggio diverso dal passato con utilizzo di ingredienti naturali, semplici, che vengono poi trattati, trasformati e portati a dimensioni nuove – spiega -. Tanti giovani cuochi stanno lavorando in questa direzione: una creatività utile, con valori italiani ma anche con concetti di pulizia di estrema semplicità, di eliminazione del superfluo per andare proprio al cuore del sapore e del gusto“.

Rispetto alla candidatura della cucina italiana a entrare nella lista Unesco, Romito ha sottolineato che “la cucina italiana ha una immagine nel mondo altissima. Tuttavia, a volte vedo che il pubblico internazionale pensa che sia stereotipata su 15-20 piatti. Il lavoro da fare è quindi far conoscere sempre di più una cucina regionale attualizzata“.