28 Ottobre 2024 - 11:31:13
di Redazione
“L’Abruzzo è particolarmente penalizzato da questo governo, al contrario di quello che si tende a raccontare”.
Lo ha detto il senatore del Partito democratico Michele Fina nel corso della conferenza stampa di rendiconto, convocata questa mattina nella sala Silone del palazzo dell’Emiciclo, dei due anni di lavoro parlamentare della XIX legislatura e “per rendere conto alle cittadine e ai cittadini delle principali questioni territoriali e nazionali portate all’attenzione del Senato della Repubblica”.
“Sono state tante le battaglie condotte per l’Abruzzo nel corso di questo due anni – ha esordito il senatore dem – E poi l’ impegno nella commissione Infrastrutture, Trasporti, Ambiente e Transizione digitale, Innovazione tecnologica e Comunicazioni. Soni due anni di impegno che voglio raccontare come faccio di consueto anche attraverso i numeri di interrogazioni, di disegni di legge, di interventi, incontri e iniziative e poi, naturalmente, i risultati di queste battaglie. Purtroppo da questo racconto dei numeri si evince che a molte delle questioni che noi abbiamo sottoposto al governo, dal lavoro alla sanità, dalle infrastrutture alle scuole, non ci sono state risposte. Molto del lavoro parlamentare di opposizione finisce nel vuoto, in un governo che tende a fare da solo e spesso è sordo a qualunque tipo di questione posta dei territori”.
“Emerge un Abruzzo penalizzato, senza dubbio al centro dell’interesse politico per i voti che può raccogliere il principale partito di governo, ma è penalizzato in termini di investimenti, di risorse soprattutto di scelte che riguardano il futuro – ha sottolineato – Oggi racconterò in particolare l’ultimo anno di attività, rimarcando due importanti questioni: l’emergenza a scuola all’Aquila e la legge sulla montagna. Porteremo in Senato la questione delle scuole e faremo un incontro in cui analizzeremo davvero la questione che riguarda gli indici vulnerabilità, ma anche in generale il fatto che in questa città, in modo emblematico per il Paese, i ragazzi sono costretti a studiare per l’intero ciclo di studi in situazioni precarie. Lo faremo al Senato perché inviterò tutte le parlamentari e tutti i parlamentari di tutti i partiti a venire a vedere che cosa succede davvero all’Aquila. Dopodomani interverrò poi in aula sulla legge sulla montagna perché c’è un’enorme questione ‘area interne’ che nessuno vuole affrontare con determinazione”.
“Noi pensiamo che sia davvero il tempo di una fiscalità dedicata che consenta a chi vive nelle aree interne di poterlo fare in modo più comodo dal punto di vista fiscale, perché in realtà vivere in queste zone è più costoso e a volte diventa eroico – ha concluso – Una condizione completamente diversa dalle condizioni urbane e una legge che è insufficiente e che noi vogliamo modificare, proprio pensando a questi territori e a chi chi vive nelle aree interne del nostro Paese”