30 Ottobre 2024 - 13:21:35
di Redazione
“Servirà un iter amministrativo che dica definitivamente “no” a quell’impianto sui fattori di pressione ambientale e sui fattori di pressione urbanistica. Nel frattempo, la politica si è espressa in maniera molto chiara“.
Così, ai microfoni di LaQtv, il consigliere di L’Aquila Nuova Paolo Romano sulla contrarietà che ieri l’assise civica, all’unanimità, ha espresso nei confronti dell’ipotesi di un impianto di trattamento fanghi a Sassa Scalo.
L’impianto, la cui ipotesi di realizzazione aveva ricevuto parere negativo anche dalla II commissione riunitasi il 25 ottobre scorso, avrebbe una capacità di trattamento di fino a ventimila tonnellate annue di materiale. A prevalere, tra le preoccupazioni espresse dai residenti della zona interessata, erano state quelle relative alla salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza. Infatti, la procedura di valutazione ambientale, secondo i contestatori, non sarebbe adeguata alla portata del progetto, richiedendo una valutazione più approfondita, mentre anche le distanze di sicurezza previste non sarebbero rispettate mettendo a rischio la salute dei cittadini.
“Il Consiglio comunale ha fatto un gran lavoro per cercare di unire gli intenti e dire no all’impianto, un lavoro che viene da molto lontano, da tutta una discussione che da luglio stiamo portando avanti come consiglieri di opposizione, che sta portando avanti l’Aduc di Preturo con il presidente Antonio Nardantonio e con una costante attenzione e ascolto della cittadinanza – ha proseguito Romano -. Se non fosse stato per loro, tutto questo non sarebbe accaduto. Va ricordato che a luglio quando fu presentato la richiesta di assoggettibilità a Via è stata la cittadinanza a cercare di attenzionare la politica e cercare di dare una risposta che potesse andare a favore dell’abitato della zona ovest, e non a favore di un impianto che sicuramente non si confà a quello che è l’ambiente e l’urbanistica del territorio“.