Interpellanza Paolucci su azzeramento fondi per gli affitti: "Marsilio chieda al Governo di ripristinarli o faccia un fondo"

05 Novembre 2024 - 16:50:40

“La Regione Abruzzo chieda al Governo Meloni di rifinanziare il fondo
per il sostegno agli affitti azzerato lo scorso anno, al fine di
sostenere gli abruzzesi che vivono situazioni di estrema precarietà
economica oppure rinunci alle leggi mancia e trovi risorse per sostenere
i nuclei più poveri. I dati Istat sulla povertà e quelli del Sunia sulla
morosità incolpevole in Abruzzo fotografano una situazione di grande
difficoltà per le famiglie, il 10 per cento delle quali versa in
situazioni precarie, così come la quasi totalità dei nuclei interessati
dai provvedimenti di sfratto, il 90 per cento di 3.434 comminati, dice
il Sunia, vive una situazione di morosità incolpevole, in pratica non ce
la fa a pagare. Le risorse governative trasferite alle Regioni per
emettere i bandi sono passate dai 4.418.822,06 euro del 2021 ai
6.249.476,91 euro nel 2022, anziché aumentarle, considerata la crisi e
lo stato sociale della comunità, il Governo Meloni le ha cancellate a
partire dal 2023. In pratica oggi stiamo andando avanti solo attraverso
le economie di spesa delle annualità pregresse e da oggi in poi le
famiglie verranno lasciate sole, il tutto nel più assoluto silenzio da
parte della Regione e, ovviamente, da parte del Governo”, così il
capogruppo Pd Silvio Paolucci che annuncia un’interpellanza per
conoscere le iniziative della Regione sul tema.

“Un abbandono e un silenzio simili sono inaccettabili. La Regione deve
farsi promotrice di un’inversione di tendenza, non si possono lasciare
decine di migliaia di persone senza sostegni e non possono essere
lasciati in difficoltà nemmeno i Comuni che li erogavano – rimarca
Paolucci – . Chiediamo a Marsilio di perorare questa causa con il
Governo, affinché inserisca nella legge di bilancio le risorse per il
rifinanziamento del Fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in
locazione, al fine garantire il sostegno all’emergenza abitativa ai ceti
meno abbienti. Se ciò non fosse possibile, è indispensabile a nostro
avviso mobilitare risorse regionali allo scopo, attraverso un fondo
specifico per non lasciare nessuno indietro, cosa che chiederemo
nell’interpellanza che sarà presentata nei prossimi giorni. Dopo i tanti
tagli alle fasce deboli, dal reddito di cittadinanza a quelli sulla
sanità, che addirittura spingono 200.000 persone abruzzesi a rinunciare
alle cure, dalle riforme fiscali che non cambiano in meglio la vita
delle fasce più deboli, arrivano altri tagli. Un evento milionario o una
legge Omnibus di meno, o, magari ad hoc per il ripristino del
contributo, si possono tradurre in una maggiore presenza nelle vite
reali degli abruzzesi, nel momento in cui siamo, è un “sacrificio” che
vale.