08 Novembre 2024 - 11:38:40
di Angelo Liberatore
Il lavoro povero è una condizione che nega i principi costituzionali, ma interessa circa il 10% della forza occupazionale.
Il tema è stato al centro di un Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca) che si è sostanziato in un triennio di studi approfonditi, portati avanti in collaborazione tra quattro università: Udine, Bologna, Milano e L’Aquila.
Proprio nel capoluogo abruzzese, il polo accademico di Economia ha ospitato la presentazione del volume “Dal lavoro povero al lavoro dignitoso. Politiche, proposte, strumenti”.
“È un libro di estremo interesse che viene fuori da quella è un’attività di ricerca importante svolta dal nostro dipartimento. Il professor Lambertucci ha organizzato questo evento di grande respiro che considera tutti quelli che sono gli ambiti del cosiddetto lavoro povero, dello sfruttamento del lavoro che in qualche modo in un contesto digitale come quello di oggi, si allarga a tutto quello che è un un mondo non immediatamente visibile. Gli interventi di professori e di ricercatori che da lungo tempo studiano questo argomento sono di spunto per trovare delle soluzioni che oggi sono sempre più necessarie e che fanno capo ad una attività di ricerca importante di un problema che nel tempo evolve, come come evolve la nostra società, così come evolve la nostra tecnologia, e che in qualche modo si collega ad ambiti a volte anche impensabili. Ambiti della società civile che non riusciamo a vedere quotidianamente e che sono poi trattati nel dettaglio, nel testo, ai quali si cerca di trovare una soluzione concreta che possa dare delle risposte che portino a un risvolto concreto che possa dare supporto alla nostra società”, ha affermato il professor Vincenzo Stornelli, direttore del dipartimento di Ingegneria industriale, dell’informazione e economia (Diiie).
La questione del lavoro povero, nel libro, è inquadrata sotto diversi punti di vista e viene descritta come un “nodo trasversale”.
Ad esserne più interessati sono donne, giovani ed immigrati, ma le dinamiche del lavoro povero si vanno poi anche ad innestare sulle dicotomie nord/sud e centro/periferie, queste ultime intese anche come aree interne o montane.
Nell’ottica di un contrasto incisivo al lavoro povero vengono evidenziate sostanzialmente due linee di intervento, che guardano alla normativa ed alla contrattazione.