09 Novembre 2024 - 12:06:13
di Martina Colabianchi
Torna al suo aspetto originario lo stendardo della Società orchestrale di L’Aquila degli Abruzzi, risalente al 1877 e patrimonio della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”.
Il disvelamento dello stendardo, restaurato dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, è avvenuto questa mattina all’interno dell’aula consiliare Tullio De Rubeis a palazzo Margherita, sede del Comune dell’Aquila.
Presenti per l’occasione il vicesindaco Raffaele Daniele, il presidente del Consiglio comunale Roberto Santangelo, il presidente Accademia delle Belle Arti dell’Aquila Rinaldo Tordera e Giorgio Battistelli, Presidente della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”.
“Il restauro è stato di tipo conservativo perché nel campo del restauro del tessile una delle cose più importanti è il minimo intervento possibile proprio per ridare all’opera stessa la sua originale integrità – spiega Monica Cannillo dell’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila -. Le difficoltà che abbiamo riscontrato maggiormente sono connesse al fatto che lo stendardo ha una doppia faccia, quindi deve essere visualizzato da entrambe. È stato quindi difficile trovare i supporti che dovevano essere trasparenti proprio per consentire la visualizzazione di entrambe le facciate“.
Monica Cannillo ha curato proprio un intervento dal titolo “Il restauro conservativo dello stendardo e le metodologie d’intervento”. Dopo questa spiegazione tecnica, spazio alla storia della musica aquilana con l’intervento di Francesco Zimei, dall’Università di Trento, dal titolo “Per una storia delle istituzioni musicali aquilane tra ancien régime e risvegli postunitari.
La mattinata è stata anche allietata da un intervento musicale che ha visto esibirsi Luvi Gallese e Andrea Petricca al violino, Giulio Sberdardori alla viola e Margherita Paci al violoncello. Sono stati eseguiti il “Quartetto in do maggiore” di Anonimo del sec. XVIII e il “Quartetto in si bemolle maggiore” di Pietro Leonardis.