13 Novembre 2024 - 08:56:39
di Redazione
“La lettera aperta inviata dal coordinamento delle associazioni dei disabili è ingenerosa e fuorviante, forse perché redatta da una ‘manina’ interessata ad altri obiettivi. Mai nessuna amministrazione come la nostra ha dedicato tanto impegno e tante risorse alle politiche sociali e alla lotta alle disuguaglianze, siano esse di reddito, inclusione o di accessibilità”.
Lo afferma il sindaco Pierluigi Biondi, in risposta alla lettera aperta del il Coordinamento associazioni persone con disabilità aquilane che ieri hanno sottolineato nella missiva al primo cittadino, poi diffusa alla stampa, come il Comune non abbia dato al protocollo d’intesa firmato due anni fa “per una collaborazione lunga e duratura tra ente e associazioni che gestiscono i centri diurni per le persone con disabilità, a causa di problematiche interne agli uffici comunali”.
La lettera è firmata dal Coordinamento, Abitare Insieme, Associazione Italiana Persone Down, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Associazione per la Promozione e Tutela dei Diritti dell’Handicap, Comunità XXIV Luglio, Progetto di Vita, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare e 180 Amici.
L’impegno dell’amministrazione, prosegue Biondi, “lo testimonia l’istituzione della figura del disability manager, l’istituzione di un tavolo di confronto permanente con i rappresentanti delle persone con disabilità e l’incremento della spesa sul settore del welfare comunale, con una media annua che è del 33% superiore a quella del decennio amministrativo precedente”.
“Quanto all’oggetto della contestazione, ho sentito personalmente qualche rappresentante delle associazioni firmatarie: in un paio di casi sono state riferite circostanze vaghe ed essenzialmente legate a problemi non meglio precisate con l’Azienda sanitaria locale, in un caso, addirittura, la firma era stata messa all’insaputa del presidente, in un altro caso ci si lamentava di un mancato confronto con l’assessorato al Benessere della persona nonostante un appuntamento già fissato di cui, evidentemente, il consigliere che ha fatto da tramite si è guardato bene di avvisare l’interessato per usare i diversamente abili come ‘scudi umani’ per fare solo squalificante propaganda politica. Detto ciò sarà mia cura incontrare nel più breve tempo possibile, unitamente all’assessore Manuela Tursini e ai tecnici del settore, le associazioni per capire quali sono effettivamente i problemi, visto che mai mi è stata formulata tale richiesta e renderò pubblico il verbale della riunione affinché emerga come, talvolta, anche le posizioni dei singoli sono divergenti reciprocamente”, conclude Biondi.
Tirata in ballo nella lettera, anche l’assessore Manuela Tursini che replica: “È doveroso ribadire che questa Amministrazione ha sempre garantito il supporto necessario ai Centri diurni, i quali ricevono dall’Amministrazione comunale fondi strutturali inseriti all’interno del Piano sociale. Nella lettera aperta al Sindaco si lamenta la metodologia di erogazione del contributo, il quale viene comunque sempre garantito. Si è passati da un finanziamento a progetto alla stipula di una convenzione, fortemente voluta dalle associazioni dei Centri diurni, ma che oggi sembra essere meno elastica rispetto al metodo precedente. Nel contesto dell’ultimo incontro di settembre scorso del tavolo tematico ‘Disabilità, salute mentale e dopo di noi’, è stato chiesto alle associazioni di esplorare alternative che possano rendere il procedimento di contributo meno articolato, ma ad oggi non sono pervenute nuove proposte in merito. Siamo sicuri che nel prossimo incontro, che verrà convocato a breve, ci sarà un apporto di idee per uscire da questa impasse burocratica senza ulteriori strumentalizzazioni della disabilità da parte di alcuni politici dell’opposizione che da giorni mistificano la realtà, allo scopo di screditare il buon operato dell’Amministrazione, procurando in realtà solo un enorme danno a disabili ed associazioni stesse. I problemi non si risolvono strumentalizzando le persone con disabilità, ma lavorando seriamente attraverso l’ascolto ed il dialogo, che permettono di sviluppare un sistema capace di rispondere adeguatamente ai bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.
“L’Amministrazione Comunale dell’Aquila ha mostrato sempre il suo massimo impegno nella costruzione di un sistema di servizi sociali integrato, in grado di creare una rete tra il pubblico ed il privato – sottolinea – Finalmente dopo decenni di sole parole e strumentalizzazioni su questa sinergia, grazie al prezioso lavoro che l’Amministrazione e gli uffici del Settore Politiche sociali stanno portando avanti, è stato istituito per la prima volta un Tavolo tematico di approfondimento della coprogrammazione relativa all’Area sulla “disabilità, salute mentale e Dopo di noi”, anche tramite avviso rivolto alle Organizzazioni del Terzo settore, ai titolari di servizi residenziali e semiresidenziali rivolti a disabili al fine di affrontare concretamente il tema del “Dopo di noi” senza ridurlo all’esclusiva erogazione di un contributo economico. La legge del “Dopo di noi” prevede una forte correlazione mediante tavoli specifici, come quelli istituiti dall’Assessorato, assieme alla Asl e l’Amministrazione si impegna a reperire risorse aggiuntive rispetto a quelle previste dalla Delibera di Giunta Regionale”.
“Il tavolo tematico, tutt’oggi operativo ed in attesa di proposte progettuali, ha avuto un inizio con diversi incontri preliminari, dove negli stessi è stata avanzata la richiesta alle associazioni di comunicare formalmente le attività, i servizi e le risorse che avrebbero voluto mettere a disposizione nel processo di costruzione di un nuovo sistema di servizi: ad oggi sono pervenute due proposte e siamo in attesa di accoglierne altre. Agli slogan e alle strumentalizzazioni abbiamo preferito le azioni concrete. Forse il limite di questa Amministrazione e del mio assessorato è stato quello di non aver “pubblicizzato” gli incontri con associazioni e altri attori come la ASL, poiché la nostra priorità rispetto al tema non è la reboante visibilità politica a tutti i costi, ma la risposta alle problematiche della disabilità che meritano sensibilità e discrezione”, ha aggiunto.