17 Novembre 2024 - 10:34:53
di Redazione
Tornano nella settimana dal 18 al 23 novembre le “Giornate FAI per le Scuole”, manifestazione interamente dedicata alle scuole che da tredici anni il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano Ets organizza in tutta Italia su modello delle Giornate Fai di Primavera e d’Autunno. Protagonisti dell’evento saranno gli apprendisti ciceroni, studenti appositamente formati dai volontari del Fai in collaborazione con i docenti, che accompagneranno altri studenti in visita nei Beni e nei luoghi da loro selezionati e aperti grazie al FAI, vivendo un coinvolgimento diretto nella valorizzazione del proprio territorio come parte attiva della comunità, e assurgendo a esempio per molti giovani in uno scambio educativo tra pari.
Le delegazioni di migliaia di volontari della Fondazione, diffusi e attivi in tutte le regioni, apriranno infatti oltre duecento luoghi speciali che saranno visitati da studenti iscritti al FAI con la propria classe. Le classi “Amiche FAI” saranno accolte da migliaia di ragazzi e condotte alla scoperta di chiese, palazzi, parchi e giardini storici, monumenti e istituzioni del loro territorio, che ne racconteranno la storia, ne sveleranno i capolavori e i particolari curiosi, proponendo ai loro pari un’esperienza memorabile, che li motiverà a farsi cittadini più consapevoli e attivi, primi difensori e promotori del patrimonio culturale dell’Italia.
Le Giornate FAI per le Scuole si confermano un’esperienza formativa di grande efficacia e soddisfazione per tutti: un progetto che trasforma, ispira per il futuro, rende protagonisti e diffonde passione per la conoscenza, da cui scaturisce il desiderio di proteggere quel patrimonio per sempre e per tutti, come è descritto nella missione del FAI.
La tredicesima edizione delle Giornate FAI per le Scuole si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, di Regione Abruzzo, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.
Il Fai ringrazia la Fondazione Carical per il contributo concesso. Rai è Main Media Partner dell’iniziativa.
Il progetto sarà sostenuto anche quest’anno da Agn Energia, da nove edizioni sponsor principale dell’evento, sempre sensibile al rispetto per l’ambiente e alle iniziative che coinvolgono la scuola. In occasione delle Giornate FAI per le scuole verrà infatti lanciata una nuova edizione del contest online #LATUAIDEAGREEN: gli studenti potranno scegliere l’opera di street art che ritengono più significativa per riflettere sul tema della scarsità idrica e potranno vincere un kit per lo sport e il tempo libero.
CHIETI
Teatro Marrucino
Con la nascita del Governo unitario, nel giugno del 1861 il teatro di Chieti prese il nome di Teatro Marrucino, in ricordo dell’antica popolazione italica che abitava la città preromana, l’antica Teate. Il prestigio del Teatro Marrucino cresceva negli anni, tanto che dopo dieci anni dall’apertura del nuovo edificio, il Consiglio Comunale, nel 1872, incaricò l’ingegnere Luigi Daretti di Ancona di progettare nuovi interventi per eguagliare con il Teatro e i suoi fasti i grandi centri culturali d’Italia. Sin dal 1818, anno della sua inaugurazione, il Teatro Marrucino ha sempre avuto un cartellone lirico tale da essere considerato un punto di riferimento per tutto l’Abruzzo. Negli anni, infatti, sono state rappresentate ben 190 opere e sono state realizzate più di mille serate dedicate a opere liriche. Grazie a questo impegno portato avanti con tanta efficienza, nell’agosto 2001 il Teatro Marrucino è stato riconosciuto Teatro Lirico d’Abruzzo.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Statale “Isabella Gonzaga” di Chieti
LANCIANO (CH)
Chiesa di Santa Croce
Costruita lungo via dei Frentani nel 1583 per volere dell’arcivescovo Bolognini, la Chiesa di Santa Croce presenta una navata unica, con facciata molto semplice ornata da timpano del portale in stile tardo-rinascimentale e iscrizione latina. L’interno conserva un dipinto della Madonna, che sovrasta il reliquiario, e una sala museale con dei documenti storici riguardanti il miracolo della Ricciarella che, secondo la tradizione cattolica, fu il primo miracolo eucaristico documentato dalla Chiesa cattolica. Secondo il racconto, durante la celebrazione della messa, al momento della consacrazione l’ostia e il vino si sarebbero trasformati in carne e sangue. I documenti vescovili storici che riguardano il miracolo si trovano nella nicchia dietro all’altare della cappella, mentre le reliquie sono conservate nel convento agostiniano di Offida, dove vennero portate per volere di papa Bonifacio VIII. Nel 2003 una porzione è stata ricondotta in Lanciano. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni della scuola secondaria di primo grado “Umberto I” di Lanciano
PESCARA
Fontana La Nave di Cascella
Fontana la Nave, nota anche come L’approdo alla nave, è un’opera monumentale dello scultore Pietro Cascella, inaugurata a Pescara nel 1987 e situata in Largo Mediterraneo. Rappresenta una galea, antica nave a remi, e rende omaggio alla storia marinara di Pescara e ai prigionieri della fortezza borbonica, costretti a remare sulle navi spagnole fino al XIX secolo. L’idea del monumento nacque nei primi anni Ottanta, durante il soggiorno toscano di Cascella. Commissionata dal Comune di Pescara, l’opera fu anticipata da un bozzetto esposto a Firenze nel 1986, grazie al sindaco Massimo Bogianckino. Inaugurata il 4 luglio 1987, Fontana la Nave è considerata un simbolo identitario della città e rappresenta il punto focale di Largo Mediterraneo, già sede del monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale di Castellammare Adriatico, poi rimosso nel 1942. Da allora, la fontana è luogo di eventi culturali e manifestazioni di rilevanza nazionale e internazionale. Ha ospitato, tra gli altri, i Giochi del Mediterraneo del 2009 e i Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia del 2015. Dal 2016 è riconosciuta come sito d’interesse culturale e dal 2018 fa parte dell’ecomuseo Fuga dal Museo, per la tutela del patrimonio di Cascella.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’IPSSAR “De Cecco” di Pescara
TERAMO
Palazzo Savini
In Corso Cerulli, nel centro storico di Teramo, di fronte a Palazzo Muzii Castelli – elegante edificio con decorazioni floreali e mitologiche di chiara tendenza liberty -, sorge l’ottocentesco Palazzo Savini, costruito sul preesistente edificio dell’antico carcere, la cui esistenza è documentata nel Catasto antico del 1545. Il penitenziario a sua volta fu edificato sulle rovine di una domus romana i cui reperti – tra i quali spicca il Mosaico del Leone – sono conservati nei locali del seminterrato del palazzo. La trasformazione della destinazione del palazzo da carcere civile e criminale (e successivamente della Regia Udienza) a edificio residenziale avvenne nel XIX secolo, quando il piano terreno fu adibito a ospitare una serie di botteghe, mentre le stanze del piano primo vennero destinate a residenza padronale da Bernardo Savini. In epoca imprecisata, probabilmente tra gli anni 30-40 e 70-80 dell’800, è stato aggiunto il secondo piano. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico “Albert Einstein” di Teramo