19 Novembre 2024 - 19:13:37

di Redazione

Promuovere interventi mirati per sostenere e rafforzare il lavoro, la creazione di impresa, la formazione, i servizi sociali, le famiglie, gli anziani, i giovani e le persone che vivono condizioni di fragilità e di difficoltà nei territori dell’Appennino centrale colpiti dal sisma 2016.

Sono gli obiettivi che si prefigge la Convenzione firmata a Roma, nel corso di una conferenza stampa tenuta presso la Struttura commissariale sisma 2016, dal commissario straordinario Guido Castelli e dalla presidente e amministratrice delegata di Sviluppo lavoro Italia, Paola Nicastro.

Alla presentazione sono intervenuti anche la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone e il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Francesco Zaffini. La Convenzione attua quanto previsto dal Protocollo di intesa firmato lo scorso 19 settembre tra il Commissario Castelli ed il Ministro del Lavoro, Calderone, individuando in Sviluppo Lavoro Italia (l’ente in house del dicastero di Via Veneto che promuove le politiche attive e lo sviluppo occupazionale), l’istituzione di riferimento del Ministero che collabora con la Struttura commissariale per attuare interventi e azioni previste dal Protocollo.

Obiettivo dell’intesa è “integrare e rafforzare quanto già previsto dalle programmazioni regionali, anche attraverso misure specifiche e progetti innovativi e sperimentali, all’interno di quell’area denominata cratere sisma 2016 che comprende quattro regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), 138 comuni e una popolazione di circa 600 mila abitanti“.

“Il lavoro è fondamentale per ricostruire davvero il territorio. – ha sottolineato la ministra Calderone – Per questo ho voluto essere presente alla firma di questa Convenzione che avvia l’attuazione del protocollo d’intesa per la ricostruzione nell’area del Cratere Sisma del 2016, sottoscritto da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e struttura commissariale. Un modo per accompagnare le comunità colpite dal terremoto, unire le forze e individuare, insieme, le priorità per il prossimo futuro – ha aggiunto – Una scommessa soprattutto verso giovani e donne. Lo dimostra il collegamento tra la zona del cratere sisma con l’area ZES per il Mezzogiorno, con cui sussistono profonde similitudini in termini di necessità di creare modelli di sviluppo e politiche attive del lavoro. Sempre mantenendo alto il sostegno per presenta delle fragilità, in connessione con gli enti territoriali, quelli di formazione e il Terzo Settore”.

“Creare opportunità di lavoro, formazione e sviluppo – ha chiosato Castelli – è la premessa fondamentale per incentivare le persone a restare in questi territori e garantire un nuovo futuro alle comunità dell’Appennino centrale. Oltre alla ricostruzione materiale, tra i compiti che mi sono stati affidati c’è anche la riparazione economica e sociale dei territori colpiti dal sisma e la Convenzione rientra a pieno titolo all’interno di questa strategia che stiamo attuando in stretta collaborazione con il Governo, il Parlamento, le Regioni e i Comuni”.

“Dall’analisi dei nostri dati statistici si conferma un particolare spopolamento delle aree interne nelle zone del cratere, oltre al calo demografico che insiste su tutto il paese. – ha osservato Nicastro – Noi puntiamo a limitare questo fenomeno con iniziative di diffusione delle opportunità e degli strumenti che Il ministero del lavoro ha previsto, ad esempio quelle contenute nel Decreto coesione”.