25 Novembre 2024 - 17:13:07

di Tommaso Cotellessa

Si chiude in grande stile il calendario 2024 delle Attività culturali dell’Università degli Studi dell’Aquila con la rassegna “I Nibelunghi al cinema”, in programma dal 26 al 28 novembre. L’evento, realizzato in collaborazione con L’Aquila Film Festival, offre uno sguardo unico sulle interpretazioni cinematografiche del celebre poema epico germanico attraverso tre proiezioni e una tavola rotonda conclusiva.


Protagonista indiscusso della rassegna è Die Nibelungen di Fritz Lang (1924), un capolavoro che celebra quest’anno il centenario della sua realizzazione. Accanto alla pellicola del maestro tedesco, saranno proiettati Sigfrido di Mario Caserini (1912), considerato la prima trasposizione cinematografica del poema, e la versione del 1958 diretta da Giacomo Gentilomo.

Particolare interesse suscita il film di Caserini, la cui unica copia sopravvissuta è conservata al National Film Archive di Tokyo. Quest’opera, raramente visibile, sarà presentata con un accompagnamento musicale dal vivo nella prima serata della rassegna.


La manifestazione si aprirà martedì 26 novembre con la proiezione di Sigfrido (1912) presso la Sala Rossa del GSSI alle ore 19:00. La serata proseguirà al Palazzetto dei Nobili con Die Nibelungen: Siegfried (1924), introdotto da Mirko Lino.

Mercoledì 27 novembre, sempre al Palazzetto dei Nobili, sarà proiettata la seconda parte del capolavoro di Lang, Kriemhilds Rache, seguita da Sigfrido di Gentilomo. Entrambi i film saranno presentati dagli esperti Domenico Spinosa e Angela Fabris.

La rassegna si concluderà giovedì 28 novembre con una tavola rotonda presso il Dipartimento di Scienze umane dell’Università dell’Aquila. Studiosi di fama internazionale, tra cui Giuseppe Di Giacomo e Nine Miedema, discuteranno delle diverse interpretazioni del poema, con un focus particolare sull’Italia. L’incontro sarà moderato da Chiara Staiti.


L’evento non è solo un omaggio al poema dei Nibelunghi, ma un’occasione per esplorare il rapporto tra mito e cinema. Le opere presentate mostrano come registi di epoche diverse abbiano interpretato la materia epica, dalla visione simbolica di Lang alla raffinata estetica del film muto italiano.

La rassegna rappresenta un punto di incontro tra arte, storia e cultura, offrendo al pubblico un’occasione unica per scoprire opere fondamentali e spesso poco conosciute del patrimonio cinematografico mondiale.