27 Novembre 2024 - 12:25:45
di Martina Colabianchi
Sicurezza delle infrastrutture critiche e dei territori nell’era digitale. Questo il tema, attualissimo, al centro del convegno che si svolge oggi al centro congressi Luigi Zordan dell’Università degli Studi dell’Aquila.
Promuove l’iniziativa l’azienda aquilana del settore SPEE con il patrocinio di ENEA e INGV.
Il tema è attualissimo perché le infrastrutture critiche rappresentano le risorse materiali, i servizi, i sistemi di tecnologia dell’informazione, le reti e i beni infrastrutturali che, se danneggiati o distrutti, causerebbero gravi ripercussioni alle funzioni cruciali della società, tra cui la catena di approvvigionamenti, la salute, la sicurezza, il benessere economico e sociale dello Stato e della popolazione.
Il convegno, aperto al pubblico, è dunque l’occasione per favorire riflessioni e approfondimenti su questa e altre tematiche connesse tra cui: il recepimento e l’attuazione della Direttiva CER in Italia; il programma del centro EISAC, nato in Italia dalla collaborazione tra ENEA e INGV e incluso dall’ufficio ONU United Nations Office for Disaster Risk Reduction nella lista delle 24 migliori strutture tecnologiche al mondo per la gestione delle emergenze da eventi naturali; le città e le infrastrutture critiche; la sicurezza per il futuro del Paese; la transizione digitale a supporto della sicurezza del Paese; l’integrazione della Protezione Civile con gli altri operatori pubblici e privati.
A moderare il convegno, il giornalista tv nonché direttore de Il Centro Luca Telese e la giornalista e direttrice di Formiche.net, Flavia Giacobbe.
Tra i relatori, rappresentanti istituzionali ed esperti del settore di caratura nazionale: Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Guido Castelli, commissario straordinario del Governo alla Ricostruzione; Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo; Franco Federici, generale e consigliere militare del Presidente del Consiglio dei Ministri; Carlo Doglioni, presidente INGV; Gianluca Calabretta, direttore della Direzione Transizione Digitale, Trattamento e protezione dati ENEA e tanti altri.
In occasione del convegno è stato anche approfondito il progetto nazionale dell’azienda SPEE per la sicurezza delle infrastrutture critiche. La società, infatti, in una partnership strategica con Enea e con altri primari partner nazionali, ha sviluppato e realizzato il progetto NISS (National Infrastructure Safety & Security Services) nell’ambito del programma di investimenti innovativi del Fondo Complementare al PNRR per le Aree Sisma 2009-2016 (NextAppenino).
“La partnership con ENEA con INGV dura da anni, per cui il problema di avere uno scambio e un trasferimento tecnologico che parte da un componente scientifico quale può essere Enea, per farla atterrare sul mercato in quanto trasferimento tecnologico è una simbiosi tra pubblico e privato – spiega Luciano Ardingo, fondatore della società SPEE -. Questa partnership prende spunto dalla direttiva CER in Europa che impone a tutti gli Stati membri di monitorare e mettere in sicurezza le infrastrutture critiche nazionali. Per far questo c’è bisogno di tecnologie molto performanti in grado di estrarre valore dai dati e di trasformarli in informazioni e, poi, in servizi e azioni tali da riuscire ad evitare che delle persone possano morire“.
Il progetto di SPEE con ENEA e INGV per la sicurezza delle infrastrutture risulta ancora più attuale ed interessante in un territorio come quello aquilano, colpito duramente dal sisma del 2009.
“Per me questo progetto prende proprio spunto da quello che L’Aquila e l’Abruzzo hanno subito, perché l’Abruzzo è una regione che potrebbe essere determinante in termini esperienza e resilienza su queste crisi. L’Aquila riesce, in qualche modo, con tutti quanti i suoi enti di ricerca e i processi industriali, a dare una risposta alle crisi dei rischi imponderabili. Questo progetto serve proprio a presentare degli scenari che possono essere predittivi ed essere il supporto alle decisioni per quanto attiene gli stakeholder istituzionali”, ha concluso Ardingo.