28 Novembre 2024 - 18:21:27
di Martina Colabianchi
Si fa molto complessa la situazione dei lavoratori della Cooperativa San Rocco che operano all’interno della RSA Villa Dorotea a Scoppito.
Come denunciato ancora una volta dalla Cgil dell’Aquila, infatti, i dipendenti della cooperativa non ricevono lo stipendio da tre mesi e, nonostante le manifestazioni organizzate e portate fin davanti al Consiglio regionale lo scorso mese, non hanno ancora risposte circa il futuro della struttura.
Una crisi, questa, che rischia di riversarsi anche sulla popolazione dato che, come denunciato sempre dalla sigla sindacale, potrebbe anche privare il Comune di Scoppito di una struttura assistenziale storica, con conseguenze pesanti per il sistema sanitario provinciale. Villa Dorotea infatti, accreditata dalla Regione Abruzzo per 48 posti letto, al momento ne ospita circa 30, mentre cresce la domanda di ricoveri in residenze per anziani. Tuttavia, la crisi della cooperativa, che detiene l’accreditamento, impedisce l’occupazione dei posti disponibili, penalizzando ulteriormente un territorio già carente di strutture assistenziali adeguate.
Per tutte queste ragioni, la situazione in cui versano i dipendenti della Cooperativa San Rocco impensieriscono i familiari degli ospiti ricoverati nella struttura. Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di due di loro, Claudio e Rita, che chiedono alle istituzioni e alla politica di intervenire.
“È una situazione critica quella in cui versa la RSA di Villa Dorotea, a Scoppito.
La struttura, infatti, rischia di chiudere a giorni, lasciando gli ospiti ivi ricoverati senza alcuna garanzia di una sistemazione alternativa né della continuità assistenziale.
I familiari di questi ospiti, dal canto loro, esprimono tutta la loro vicinanza e solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della RSA di Villa Dorotea che, nonostante non percepiscano la retribuzione da oltre tre mesi, con spirito di abnegazione, con coscienza e responsabilità, hanno garantito a tutte le persone fragili e malate ricoverate nella struttura la continuità assistenziale.
I familiari di questi ospiti esprimono altresì tutta la loro preoccupazione per i loro cari che sono ricoverati presso la RSA di Villa Dorotea proprio perché necessitano di cure specifiche e continuative, ricevute, finora, in un ambiente fatto di persone conosciute e fidate che, oltre alla loro professionalità e competenza, hanno messo al servizio degli ospiti ricoverati presso la struttura la loro umanità.
Quindi, la situazione critica in cui versa Villa Dorotea mette a rischio non solo i posti di lavoro del personale impiegato attualmente presso la RSA, ma anche la salute e la serenità delle persone fragili e malate che si trovano lì, senza alcun serio e concreto intervento da parte delle istituzioni e della politica.
I familiari degli ospiti ricoverati presso la RSA di Villa Dorotea chiedono, pertanto, a gran voce, alle istituzioni e alla politica di intervenire non solo per la salvaguardia del personale impiegato presso la struttura, ma anche per la tutela del diritto alla salute delle persone fragili e malate che vi si trovano attualmente ricoverate, che non possono rischiare di essere trasferite chissà dove, senza alcuna garanzia di continuità assistenziale, soli, e lontani dai loro affetti”.