29 Novembre 2024 - 13:14:54
di Redazione
Torna ospite, nel cartellone della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, uno dei quartetti che si sta maggiormente imponendo nella scena internazionale, grazie ad una riconosciuta qualità tecnica, esecutiva ed artistica: il Quartetto Gringolts.
L’appuntamento è al Ridotto del Teatro Comunale, domenica 1 dicembre con inizio alle ore 18.
Al celebre ensemble è stata affidata l’esecuzione integrale dei sei quintetti per archi di Mozart, che prevedono in organico due violini, due viole e un violoncello.
Per questo al quartetto viene affiancata la violista Lily Francis straordinaria interprete americana che vive ora in Austria.
Il primo concerto del ciclo è stato realizzato esattamente a dicembre dello scorso anno con tre quintetti. Gli altri tre lavori che completano l’integrale sono in programma in questo appuntamento con lo stesso organico.
Il Quartetto Gringolts, costituitosi a Zurigo nel 2008, è formato da eccellenti musicisti che suonano preziosi strumenti italiani, a partire dal suo primo violino da cui prende il nome, Ilya Gringolts. vincitore nel 1998 del Premio Paganini, che suona uno Stradivari del 1718. Il secondo violino Anahit Kurtikyan ha uno strumento firmato Camillo Camilli del 1733. La violista Silvia Simionescu suona una viola di Jacobus Januarius del 1660 ed il violoncellista Claudius Herrmann uno straordinario violoncello Maggini del 1600, appartenuto in passato al Principe Galitsin, intimo amico di Beethoven, che per primo eseguì gli ultimi quartetti del grande compositore tedesco su questo strumento.
La violista Lily Francis è stata finalista nel 2009 al Concorso ARD di Monaco e ha suonato con molte orchestre tedesche, poi è stata membro della Società di Musica da Camera del Lincoln Center e nel 2017 è stata nominata professore al Mozarteum di Salisburgo come docente di violino.
In programma in questo secondo appuntamento dell’integrale i seguenti tre quintetti di Mozart: si inizia con il Quintetto in do min. K 406 del 1787, che di fatto è una trascrizione della Serenata per fiati K 388 composta cinque anni prima. Segue l’esecuzione del Quintetto in mi bem. magg. K 614, definito da alcuni critici dell’epoca “quintetto degli uccelli” per la grande varietà ritmica e contrappuntistica e la “leggerezza” delle melodie. Lavoro che, fra l’altro, si apre con un assolo di due viole, testimonianza della passione di Mozart per questo strumento. Inizia in modo originale, con inusuale Larghetto che contiene i materiali musicali dell’intera opera, anche l’ultima composizione in programma: il coinvolgente Quintetto in re magg. K 593. Un’occasione per ascoltare pagine mozartiane eseguite da uno straordinario quintetto di interpreti d’eccezione.