29 Novembre 2024 - 10:35:43
di Martina Colabianchi
Al via lo sciopero generale, proclamato da Cgil e Uil, per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali.
Anche in Abruzzo, in contemporanea nei quattro capoluoghi di Provincia, le due sigle sindacali sono in piazza contro il Governo Meloni e la legge di bilancio 2025, ma anche contro il dimensionamento scolastico e gli accorpamenti previsti dal nuovo piano della Regione e che porteranno ad un taglio totale di 13 istituzioni scolastiche.
A metà giornata, si certifica un’adesione nazionale del 70% e piazze piene in tutta Italia.
“Noi innanzitutto chiediamo al Governo maggiore attenzione sui salari, contro la precarietà e sulle pensioni – spiega il segretario della Cgil dell’Aquila Francesco Marrelli -. Questa è una manovra inadeguata ed iniqua, che non riduce le disuguaglianze ma anzi le accentua e che non ha il coraggio di tassare e di trovare i soldi dove sono, ad esempio tassando gli extraprofitti e ridistribuendo la ricchezza mediante un sistema progressivo di aliquote fiscali. Questa è una legge di bilancio che non ha prospettiva e visione del Paese“.
Lo sciopero prevede uno stop di 8 ore per tutti i settori privati e pubblici, ad eccezione dei trasporti dove è di 4 ore dopo la precettazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: per bus e metro dalle 9 alle 13, così come per il trasporto marittimo, per i voli dalle 10 alle 14. Esclusi dallo stop i treni.
Una mobilitazione che si articolerà in 43 piazze su tutto il territorio nazionale, indetta per contrastare “le scelte ingiuste e sbagliate del governo“.
Nel capoluogo la manifestazione, molto partecipata, dall’Emiciclo si è spostata alla Prefettura. Presenti anche delegazioni provenienti da Avezzano e Sulmona, e i lavoratori della Dante Labs dell’Aquila che ancora chiedono che venga scongiurata la procedura di licenziamento collettivo e il pagamento delle retribuzioni arretrate.
“Vogliamo garanzie, soprattutto per il territorio dell’Aquila e la sua occupazione – spiega Alessio Miconi, tecnico di laboratorio Dante Labs -. La situazione non è migliorata, anzi è peggiorata dato il fatto che le retribuzioni non vengono ancora pagate e continuano ad accumularsi, la procedura di licenziamento collettivo non è stata ancora ritirata, i lavoratori che sono stati licenziati precedentemente non sono stati reintegrati. La situazione, quindi, rimane la stessa“.
Grande assente la Cisl, che si è discostata facendone un discorso di metodo più che di merito.
“La Cisl dovrebbe chiedere ai propri lavoratori quale è il loro parere – dichiara Marrelli -. Noi oggi siamo qui con la Uil per portare avanti una giornata di lotta e mobilitazione. Questa piazza oggi è bellissima, c’è proprio la volontà di cambiare questo Paese“.
Sinistra Italiana – AVS al fianco dei sindacati
“Il cambiamento si costruisce a partire dalla mobilitazione con le forze sociali, trovando il terreno comune sui temi chiave che riguardano le fragilità e i bisogni di equità sociale“, ha dichiarato Daniele Licheri, Segretario regionale Sinistra Italiana Abruzzo, che ha partecipato al presidio organizzato oggi davanti alla Prefettura di Pescara da Cgil e Uil in occasione dello sciopero generale.
Sinistra Italiana Abruzzo ha risposto all’appello anche a L’Aquila, Teramo, Chieti. Sanità pubblica e lavoro, sono le spine su cui in Abruzzo SI accende in particolare il megafono. “In Abruzzo, cittadine e cittadini sono alle prese con lunghe liste d’attesa, inaccettabili, in 120mila rinunciano addirittura a curarsi – aggiunge Licheri -, senza contare che le vertenze territoriali mostrano diffuse e continue crisi aziendali su cui le istituzioni e la politica hanno la responsabilità di intervenire, per la salvaguardia dei posti di lavoro, per il sostegno ai salari, per uno sviluppo sostenibile che coniughi strategie industriali, giustizia sociale e ambientale“.
Di seguito la nostra photogallery della manifestazione.