30 Novembre 2024 - 18:15:05

di Martina Colabianchi

L’Abruzzo, insieme ad altre regioni del sud Italia e non solo, si conferma ancora inadempiente sull’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA).

E’ quanto certificato dai primi dati provvisori del Sistema di Garanzia 2023, mostrati dal Dg della Programmazione sanitaria Americo Cicchetti in anteprima al Forum Risk Management di Arezzo e raccolti da Quotidiano Sanità.

In generale, sono 8 le regioni italiane che non garantiscono a pieno i Livelli essenziali di assistenza e il dato macro che emerge è come la sanità territoriale continui a peggiorare, al contrario degli indicatori di area ospedaliera che mostrano un trend crescente insieme a quella della prevenzione che, complice la campagna vaccinale Covid-19 del 2021, è in ripresa nel 2023 per “effetto traino”.

E’ proprio sulla prevenzione, però, che l’Abruzzo si dimostra ancora inadempiente, insieme alle prestazioni dell’area distrettuale. Come la nostra regione, solo Calabria e Sicilia. La Valle d’Aosta, anch’essa in coda alla classifica, è insufficiente nell’area distrettuale e ospedaliera.

Al top della classifica troviamo, invece, Toscana, Veneto ed Emilia Romagna.

Per quanto riguarda i cosiddetti ospedali della “spina dorsale”, cioè le principali strutture ospedaliere in Italia per peso della casistica e attrattività, in Abruzzo non ne è presente neanche uno. Alla presentazione dei dati, si è sottolineato come sia “necessario completare la spina dorsale coprendo la parte del sud scoperta e le isole“.

Ora i dati sono stati trasmessi alle Regioni per una contro verifica e, quindi, potrebbero esserci delle modifiche nella stesura dei definitivi.