Interpellanza Paolucci su fondi ai territori: "Risorse assegnate senza istruttoria, la legittimità dell’atto è a rischio"
03 Dicembre 2024 - 17:25:36
attraverso cui l’esecutivo assegna fondi ai territori per il tramite
della legge nazionale 145/2018 sugli Interventi infrastrutturali per la
messa in sicurezza del territorio. Una legge che esprime chiaramente
l’esigenza di criteri precisi di assegnazione, nonché una solida
istruttoria da parte del Dipartimento regionale competente per arrivare
all’assegnazione, passaggi che, dopo un accesso agli atti, sembrerebbe
non siano stati compiuti nella genesi della delibera, partorita
dall’esecutivo dietro “mail dell’assessore ai Trasporti” con
segnalazione dell’elenco degli enti da finanziare, l’unico messo a
disposizione dei consiglieri di opposizione con una comunicazione del 21
novembre 2024. Per questo è necessario capire com’è andata, affinché i
fondi siano distribuiti in modo equo e imparziale, secondo legge e
istruttoria trasparenti, per quanto riguarda le domande inoltrate dai
Comuni. È importante averne cognizione, perché se per il 2024 sono stati
circa 3,9 i milioni erogati, per le successive annualità e fino al 2034
dovranno essere assegnati ulteriori 80 milioni”, così il capogruppo Pd
Silvio Paolucci promotore di un’interpellanza per fare chiarezza sulla
genesi dell’atto e sulle criticità riscontrate.
“L’atto approvato dalla maggioranza di destra cita un rilevamento dei
fabbisogni territoriali degli Enti Locali effettuato dal Dipartimento
Infrastrutture Trasporti, di cui però non abbiamo avuto alcuna
cognizione dopo l’accesso agli atti – avverte Paolucci – . La stessa
delibera cita anche una lista degli interventi 2025 trasmessa
dell’assessore ai Trasporti e a noi giunta in mail, ma nella missiva non
c’è il rilevamento dei fabbisogni territoriali effettuato dal
Dipartimento competente citato nell’atto, né ci sarebbe traccia di
alcuna istruttoria preliminare da parte del Dipartimento Infrastrutture
e Trasporti per la valutazione delle istanze pervenute dagli Enti
locali. Quindi ad oggi non sappiamo se dagli Enti sono arrivate domande,
né quante, ma soprattutto come si è agito per scegliere un beneficiario
anziché un altro, né qual è la griglia di valutazione per scegliere un
soggetto anziché un altro. Auspichiamo che non sia solo il colore e la
tessera di partito, così come che non sia il solito pasticcio che
abbiamo visto andare in onda nei precedenti cinque anni di Marsilio e
che si ripete con le leggi Omnibus o mancia, che dir si voglia, ormai a
ogni Consiglio regionale. Per questo chiediamo di sapere il numero delle
istanze, quelle escluse e se c’è stata un’istruttoria con delle
motivazioni delle esclusioni e dei criteri di riferimento”.