03 Dicembre 2024 - 19:29:12

di Tommaso Cotellessa

Il Tribunale dell’Aquila ha emesso un’ingiunzione di pagamento di 717mila euro nei confronti di ASM, la società municipalizzata che gestisce il ciclo dei rifiuti. La somma dovrà essere corrisposta entro il prossimo 12 dicembre alla società consortile Cogesa, che gestisce la discarica Noce Mattei di Sulmona. A pagare questa cifra, tuttavia, saranno i cittadini aquilani, sia in termini economici che attraverso i disagi derivanti dai servizi mancanti.

La responsabilità politica della situazione è, secondo il Partito Democratico dell’Aquila, da attribuire al sindaco Pierluigi Biondi. La vicenda risale a diversi anni fa, quando l’amministrazione Biondi, nel 2018, ha autorizzato ASM ad entrare con una quota nel consorzio Cogesa. Da quel momento, il Comune dell’Aquila ha aumentato progressivamente i conferimenti alla discarica di Noce Mattei, un’operazione che ha portato a un incremento dei costi per il trattamento dei rifiuti, giustificato da Cogesa con l’aumento della tariffa per la discarica, passata da 110 a 120 euro a tonnellata nel 2021, per arrivare poi a 145 euro negli anni successivi.

Nonostante l’adeguamento delle tariffe, che era stato motivato dalla necessità di trattare rifiuti di bassa qualità provenienti da L’Aquila, ASM ha contestato le maggiorazioni. Il sindaco Biondi ha minimizzato la questione, accusando il Cogesa di alimentare “sterili campanilismi” e di essere responsabile di un “incomprensibile clima anti aquilano”. Il braccio di ferro tra le due parti ha portato alla sentenza del Tribunale, che ora obbliga ASM a pagare oltre 700mila euro, un importo che inevitabilmente ricadrà sui cittadini aquilani.

La verità, secondo i critici, è che il rifiuto delle tariffe maggiorate da parte dell’amministrazione Biondi si inserisce in un contesto di inefficienza gestionale che dura da anni. La città dell’Aquila ha un tasso di raccolta differenziata che non supera il 40%, uno dei più bassi in Italia, mentre la media regionale è di oltre il 65%. Questo deficit nella gestione dei rifiuti, unito a una politica poco incisiva sul fronte della differenziazione, ha portato a un aumento della quantità di rifiuti indifferenziati, caratterizzati in gran parte da materiale organico putrescente, che ha richiesto trattamenti più costosi.

Nonostante questo, la TARI a L’Aquila rimane una delle più alte d’Italia, con cittadini che pagano un servizio inefficiente. La colpa, secondo il Partito Democratico, è della gestione del sindaco Biondi, incapace di attivare un servizio di raccolta differenziata all’altezza delle necessità.

La situazione ha anche sollevato alcuni interrogativi sull’atteggiamento del sindaco Biondi. Secondo il Partito Democratico, il primo cittadino avrebbe più volte affermato di non avere problemi a trovare 700-800mila euro l’anno per smaltire i rifiuti in altre località, ma allo stesso tempo ha ostacolato le richieste di Cogesa per un adeguamento tariffario di 220mila euro annui, una cifra inferiore a quella che avrebbe dovuto spendere per affidare la gestione dei rifiuti a privati.

Questo comportamento ha portato a interrogativi ancora più preoccupanti: si è trattato di un errore di strategia o c’è un interesse politico ed economico nascosto? La domanda che sorge spontanea è se l’amministrazione Biondi stia cercando di indebolire il Cogesa, una società pubblica che opera sul territorio, per favorire altre soluzioni, possibilmente più costose per i cittadini.

Le conseguenze di questa disputa si riflettono già sui cittadini aquilani, che rischiano di subire aumenti della tassa sui rifiuti e una riduzione dei servizi a causa delle difficoltà economiche in cui si trova ASM. La gestione dei rifiuti è ormai una delle principali questioni che i cittadini aquilani si trovano a dover affrontare, con una politica incapace di garantire un servizio efficace e sostenibile.

Il Partito Democratico dell’Aquila chiede un intervento immediato per garantire una gestione più efficiente e sostenibile dei rifiuti in città, nonché una politica che finalmente permetta agli aquilani di pagare meno e ricevere un servizio migliore.