04 Dicembre 2024 - 10:23:39
di Martina Colabianchi
Oggi, davanti al Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale dell’Aquila, torna in primo piano l’alluvione che il 15 settembre di due anni fa ha devastato l’hinterland di Senigallia, in provincia di Ancona, causando 13 morti e 8.000 alluvionati.
L’udienza si svolge in Abruzzo, dove è stato trasferito il procedimento penale che ne è derivato, in quanto tra le parti offese figura un magistrato in servizio ad Ancona. Presenti in Tribunale, anche alcuni familiari delle vittime.
Il caso ha attirato grande attenzione, poiché, a luglio, il pubblico ministero aveva chiesto il processo per 22 indagati, tra cui funzionari e tecnici della Regione Marche, della Provincia di Ancona e del Consorzio di Bonifica Marche. A loro vengono contestati gravi reati, tra cui la cooperazione in inondazione colposa, l’omicidio colposo plurimo e lesioni gravi.
Gli inquirenti accusano i responsabili di omissioni e negligenze nell’intervento di manutenzione degli alvei, che avrebbero contribuito al disastro.
Quasi 400 sono ancora, ad oggi, le persone sfollate a causa dell’alluvione. Sul territorio, intanto, si continua a operare per la messa in sicurezza a valle con particolare attenzione per la pulizia degli alvei, il potenziamento degli argini e cantieri per opere idrauliche.