04 Dicembre 2024 - 12:00:27
di Redazione
E’ stata inaugurata ieri pomeriggio a L’Aquila, nell’ex navata dell’Emiciclo, la Mostra d’arte contemporanea “Lo Spirituale nell’Arte”, con 25 opere di artisti abruzzesi, curata dal critico d’arte Antonio Gasbarrini e organizzata dall’Associazione L’Aquila Made in e da One Group in collaborazione con MuBaq e Angelus Novus, con il patrocinio di Regione Abruzzo e Comune dell’Aquila.
Al vernissage sono intervenuti Francesca Pompa (presidente One Group), Raffaele Daniele (Vicesindaco dell’Aquila), Goffredo Palmerini (presidente L’Aquila Made In) e il curatore Antonio Gasbarrini. Numeroso e qualificato il pubblico presente. L’esposizione rimarrà aperta fino al 14 dicembre 2024.
La nota di Goffredo Palmerini
Con deciso vigore riprende a pieno l’attività dell’associazione
L’AQUILA MADE IN, di recente rinnovata negli organismi direttivi. Le sue finalità statutarie,
concepite per valorizzare al meglio le eccellenze aquilane, le produzioni tipiche del territorio, le
espressioni artistiche, le singolarità e le valenze culturali della città Capoluogo, insieme agli
elementi identitari della storia civica e della memoria collettiva, trovano puntuale ragione
d’impegno nella significativa Mostra “Lo Spirituale nell’Arte – Un check-up sulle sbiadite o
scomparse tracce kandinskijane,”, affidata alla cura dell’insigne critico Antonio Gasbarrini.
Un impegno denso di progetti e di valori inestinguibili che nel luglio scorso, grazie alla consolidata
partnership tra ONE GROUP e L’AQUILA MADE IN, aveva avuto un prestigioso prologo con il
Summit “Il Perdono nutre il mondo” sul tema “L’Intelligenza della Pace nell’era delle AI”,
riflessione a più voci su questioni rilevanti nella terribile temperie che il mondo sta vivendo – due
guerre alle porte dell’Europa e un’altra cinquantina nel mondo -, vista alla luce delle nuove
frontiere della scienza, della conoscenza e del messaggio universale di pace che Celestino V affidò
agli Aquilani con la Perdonanza, il primo giubileo della cristianità sancito dalla Bolla “Inter
Sanctorum Solemnia” del 29 settembre 1294. Risiede nel messaggio celestiniano, soprattutto, l’impegno incessante per tutti gli Aquilani e per le
Istituzioni nel percorrere ogni sentiero che renda vivo ed attuale lo straordinario lascito di
Celestino, che oltre sette secoli dopo ha portato un altro papa, Francesco, ad esortare “Sia
davvero L’Aquila capitale di perdono, di pace e di riconciliazione” durante la
memorabile sua visita pastorale del 28 agosto 2022. Un forte invito, dunque, all’esercizio del
dialogo tra genti e culture al fine di preservare e costruire la pace. E un medium eccellente di
dialogo interculturale per costruire la pace è certamente l’Arte e, in senso più lato, la Cultura.
La Mostra “Lo Spirituale nell’Arte”, con opere di 25 artisti abruzzesi esposte nella navata
dell’Emiciclo dal 3 al 14 dicembre – come Antonio Gasbarrini da par suo tratteggia nel testo che
apre il catalogo – vuole essere un contributo fecondo di introspezione dello Spirito nell’espressione
artistica, ripercorrendo le tracce kandinskijane nell’arte moderna e contemporanea in Abruzzo da
metà Novecento all’attualità. Un intrigante viaggio dove si rinviene l’eco profonda delle migliori
esperienze artistiche e culturali nella nostra regione, dalle rassegne aquilane Alternative Attuali,
alle Biennali d’Arte Sacra di San Gabriele, agli esiti dei più affermati Premi d’arte in Abruzzo.
L’esposizione vuole essere un’epifania della spiritualità nell’arte latu sensu, non dunque nella
declinazione strettamente religiosa, ma nella narrazione attraverso le diverse forme espressive –
pittura, grafica, scultura, installazione, fotografia performativa, fino alle contaminazioni digitali ivi
compresa l’Intelligenza Artificiale generativa – della dimensione trascendente nell’espressione
artistica. Nella sua singolarità di ricerca e di linguaggi artistici, come nell’originalità della proposta,
la Mostra costituisce un evento davvero unico.
Un chiaro esempio, quindi, di come si possa efficacemente contribuire alla realizzazione di un
progetto culturale innovativo che superi la ripetitività e dispieghi contenuti ricchi di stimoli
inesplorati, di suggestioni e di connessioni all’altezza delle sfide che L’Aquila ha davanti a sé e alle
quali deve essere pronta e competitiva. L’essere Capitale del Perdono e della Pace, specie
nell’avvento del Giubileo universale 2025, come l’essere Capitale italiana della Cultura nel
2026 impone alla città Capoluogo scelte conseguenti, originali per qualità ed eccellenza, in linea
con la sua storia e con i significativi valori che la connotano. In questo senso L’AQUILA MADE IN
si mette a disposizione delle Istituzioni, insieme al partner ONE GROUP, con il suo bagaglio di
proposte e di creatività.