Taglieri (M5S): da Giunta Marsilio gestione arbitraria dei contributi per gli abruzzesi. Dimenticate urgenze, criticità e istanze dei territori
06 Dicembre 2024 - 18:43:54
faccia la morale sui giornali è stucchevole e imbarazzante. Da un uomo
delle Istituzioni sarebbe lecito aspettarsi correttezza e trasparenza,
non disinformazione e propaganda, e i suoi riferimenti al modo in cui la
Presidente Alessandra Todde ha gestito l’ultima manovra finanziaria
della Regione Sardegna sono infatti sbagliati e fuori luogo. Ma facciamo
chiarezza: il 29 novembre, in occasione del Consiglio Regionale, è stata
approvata una variazione di bilancio di un allegato concordato con i
Consiglieri dell’undicesima legislatura. Nonostante le proposte fatte
dalle opposizioni in quella sede, su tutte la necessità di focalizzarsi
sulla crisi dell’agricoltura provocata da maltempo e peronospora, i
Consiglieri di maggioranza del centrodestra che governano a tutt’oggi
Regione Abruzzo hanno scelto, per l’ennesima volta, di gestire le
risorse in via del tutto arbitraria”.
A dichiararlo è Francesco Taglieri, Consigliere regionale e capogruppo
del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale.
“Gli attuali Consiglieri di opposizione presenti in Consiglio Regionale
hanno ricordato la loro proposta, resa nota sia prima che dopo la
campagna elettorale, di ricorrere all’adozione di bandi con criteri e
metodi specifici al fine di consentire a tutti l’equo accesso alla
richiesta di contributi. Tutto questo nell’ottica di sviluppare un
sistema democratico e imparziale tramite il quale dare prelazione alle
istanze che dai territori si sollevano: sanità, sociale, trasporti e
lavoro rappresentano delle criticità con cui quotidianamente gli
abruzzesi hanno a che fare e che non possono essere ignorate. Ma questa
proposta, che avrebbe garantito pari opportunità a chi non si è
riconosciuto nel progetto politico del Presidente Marsilio, è stata
bocciata dalla maggioranza in più di un’occasione e ogni volta senza una
valida motivazione. Il moralizzatore Verrecchia che prende come modello
la Sardegna, da pochi mesi non più governata dalla sua forza politica,
dimentica che il nuovo presidente ha semplicemente fatto una variazione
di bilancio sulla Legge finanziaria del 2023. La Todde, essendo persona
di moralità integra e comprovata coerenza politica, nel rispetto del suo
impegno istituzionale ha concesso le stesse opportunità a maggioranza e
opposizioni per contribuire alle esigenze del loro territorio,
rispettando così la volontà di tutti gli elettori e, quindi, di tutte le
rappresentanze politiche comprese quelle che hanno governato prima di
lei”.
“Tutto ciò che in Abruzzo è stato volutamente evitato da un centrodestra
che non si degna di rispettare le opposizioni e i loro elettori, più
focalizzata nel fare disinformazione e gettare fumo agli occhi dei
cittadini che dare spazio al pluralismo e alla democrazia come, invece,
dovrebbe avvenire. A novembre, prima della seduta del Consiglio
Regionale, si era anche discusso del fatto che, qualora le proposte
della minoranza non avessero trovato spazio nei loro ragionamenti, si
sarebbe potuto ricorrere a bandi con il sistema rotativo, lo stesso che
da tempo chiediamo a gran voce. In questo modo Comuni, associazioni e
territori avrebbero avuto le stesse opportunità, indipendentemente dalle
loro criticità. Un parallelismo del tutto sbagliato, quindi, dal quale
il centrodestra che governa Regione Abruzzo ne esce umiliato e, a
testimoniarlo, sono i fatti incontrovertibili di questi mesi. La Giunta
Marsilio non ha difeso prima, e non intende farlo ora, gli interessi e
le necessità di tutti quei cittadini da cui non è stata votata, li ha
messi alla porta e li considera poco meritevoli del suo interesse”.
“Non possono continuare a gestire la Cosa Pubblica come fosse loro, a
uso e consumi delle loro strategie politiche e del loro elettorato. Così
facendo stanno creando una profonda spaccatura nella comunità abruzzese.
Il Presidente Marsilio è talmente concentrato sul suo elettorato che
dimentica i disastri della sanità, la crisi dell’agricoltura e quella
del mondo del lavoro, i fallimenti su comunità energetiche e
abbattimento barriere architettoniche, lo spopolamento delle aree
interne, la fuga dei giovani e molto altro ancora. Estromettere le
opposizioni vuol dire estromettere migliaia e migliaia di cittadini da
una politica equa, democratica e pluralista. Il loro fallimento lo
pagheremo noi, le nostre famiglie e tutti i cittadini e le cittadine
abruzzesi non allineati alla loro politica despotica”.