09 Dicembre 2024 - 09:31:48

di Martina Colabianchi

È di nuovo in movimento, da ieri 8 dicembre, la Carovana dei diritti della CGIL dell’Aquila con il nuovo progetto “Diritti in strada“.

Infatti proprio ieri, nel Comune di San Benedetto dei Marsi, durante lo svolgimento del mercato rionale, il camper di CGIL ha raccolto decine di richieste da parte dei lavoratori e delle lavoratrici migranti, fornendo a questi supporto e informazioni con il supporto legale degli avvocati convenzionati Arselinda Shoshi ed Enrico Tedeschi.

Obiettivo del progetto è far sì che le comunità migranti conoscano e si affidino al sindacato, uscendo dalla logica della sede sindacale stanziale. In altre parole, non aspettare che le persone si rechino alla sede del sindacato per risolvere i loro problemi, ma è il sindacato a raggiungere le stesse persone lì dove si trovano. Infatti, il sindacato di strada è un sindacato in movimento, attento alle persone e ai luoghi che quelle persone frequentano, in modo tale da conoscere più approfonditamente la realtà che i lavoratori e le lavoratrici vivono quotidianamente e poterne fare parte, facendo sentire accolti quei lavoratori e quelle lavoratrici e favorendone l’inclusione, anche a mezzo della rivendicazione dei loro diritti.

Più specificamente, la CGIL si propone di dare supporto alle persone per quanto riguarda la domanda di asilo, la domanda di rilascio, rinnovo, conversione del permesso di soggiorno, i ricorsi avverso espulsioni o dinieghi, l’acquisizione della cittadinanza italiana, il ricongiungimento familiare, fornendo assistenza ai lavoratori e alle lavoratrici anche negli uffici pubblici (Questura e Prefettura).

La giornata di ieri, quindi, è stata solo la prima di altre numerose tappe del camper che attraverserà l’intera Provincia dell’Aquila, “perché informare i lavoratori e le lavoratrici migranti sui loro diritti – scrivono il segretario generale di CGIL L’Aquila Francesco Marrelli e il segretario generale FLAI CGIL L’Aquila Luigi Antonettiè il presupposto fondamentale per favorirne l’integrazione e l’inclusione nel nostro tessuto sociale“.

Infatti, ricordiamo che, nella nostra Provincia, sono migliaia le donne e gli uomini stranieri per nascita, che decidono di vivere nei nostri territori. Occorre, quindi, incentivare una vera e propria cultura dell’incontro, progettando insieme modelli di accoglienza, integrazione ed inclusione, per valorizzare la presenza dei migranti come una risorsa e favorendone il radicamento territoriale“.

Bisogna, invero, superare definitivamente la narrazione dell’emergenza e costruire una fattiva collaborazione tra istituzioni locali, ministeri di competenza, associazioni, parti sociali, comunità delle migranti e dei migranti e tutti i soggetti attivi del Terzo Settore, affinché nessuno si senta escluso, ma, al contrario, tutte e tutti possano essere parte attiva della crescita sociale ed economica della Provincia dell’Aquila“.

Apparteniamo, infatti, tutte e tutti a questo territorio e siamo chiamati ad abitarlo responsabilmente, senza confini e barriere“, concludono Marrelli e Antonetti.