10 Dicembre 2024 - 18:48:02

di Tommaso Cotellessa

Una denuncia di incompatibilità in punta di regolamento quella avanzata dalle opposizioni del Consiglio comunale del’Aquila nei confronti di Andrea Di Biase, il quale ha ricoperto fino ad oggi gli incarichi di presidente della società Abruzzo Progetti e direttore dell’Onpi.

Quella dei consiglieri Rotellini, Romano, Albano, Pezzopane, Palumbo, Giannangeli e Padovani è una nota, più che dura, netta e decisa; alla quale a distanza di un’ora è seguito l’annuncio delle dimissioni immediate ed irrevocabili di Di Biase dall’incarico di amministratore unico di Abruzzo Progetti, società in house della Regione Abruzzo.

Andrea Di Biase è incompatibile e deve dimettersi immediatamente, avendo la possibilità di optare per il mantenimento di solo una tra le cariche accumulate” queste le parole dei consiglieri i quali a suffragio della loro asserzione portano il parere dell’ Autorità nazionale anticorruzione (Anac) “che – scrivono gli stessi consiglieri – conferma quanto da noi sostenuto

Il cumulare incarichi – e indennità – è da sempre simbolo di potere ma” proseguono gli esponenti delle opposizioni “solo ultimamente sembra ci si concentri più sullo status che sul rispetto delle norme o sul corretto svolgimento del lavoro. Sappiamo fin troppo bene che L’Aquila è la città che ha il comandante della municipale per un solo giorno a settimana poiché presta servizio altrove o il segretario generale dell’Ente che è anche dirigente del Sociale ed è stato fino a qualche mese fa anche direttore ex Onpi, ma sulla vicenda Di Biase non si tratta solo di opportunità: si tratta di vera e propria incompatibilità”. 

Le norme a cui fanno riferimento i consiglieri, e da loro stessi riportate nella nota diffusa, sono contenute nell’art. 12 commi 3 e 4 del D.Lgs n. 39/2013 nel quale si legge: “Gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale sono incompatibili: […] c) con la carica di presidente e amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte della regione.” E ancora: “gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello provinciale o comunale sono incompatibili: […] c) con la carica di componente di organi di indirizzo negli enti di diritto privato in controllo pubblico da parte della regione, nonché di province, comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di forme associative tra comuni aventi la medesima popolazione della stessa regione.”

Detto ciò, come su scritto, le dimissioni di Di Biase non sono tardate ad arrivare, l’ingegnere ha infatti dichiarato: “Ho deciso di presentare le dimissioni per motivi personali e anche professionali. Tutto ciò dopo aver ottenuto, come riconosciuto dalla stessa Regione e dal suo presidente, Marco Marsilio, che non ha fatto mai mancare sostegno e collaborazione, risultati positivi nella conduzione di una azienda che abbiamo ereditato in una situazione complessa sia a livello economico che gestionale. Posso dire, con soddisfazione, che oggi Abruzzo Progetti è un sodalizio che opera con puntualità ed efficacia e che è tornato a pagare, nei tempi dovuti, dipendenti, che ringrazio per impegno e dedizione, e fornitori“.

Nella mia scelta – continua – ha influito un pronunciamento dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) a cui, in accordo con il sottoscritto e in piena trasparenza, si è rivolto il Collegio dei revisori, per chiarire dubbi sul conflitto di interessi dei ruoli di amministratore unico di Abruzzo Progetti e direttore generale dell’ICSA, residenza per anziani partecipata del Comune dell’Aquila, di cui ho assunto la guida il primo agosto scorso assumendo anche il ruolo di coordinamento della struttura di raccordo istituzionale del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, a cui va un ringraziamento per la vicinanza e la fiducia“.

Pur essendo il parere dell’Anac consultivo e, in questo caso, impugnabile perché molto labile dal punto di vista giuridico, ho ritenuto di dover sgomberare il campo da ogni fraintendimento, rassegnando le dimissioni. Faccio i migliori auguri di buon lavoro al mio successore e ringrazio ancora una volta la Regione e il presidente Marsilio per questa opportunità“, così conclude Di Biase.