13 Dicembre 2024 - 18:56:06

di Redazione

L’artista aquilana Noemi Del Grande porta in scena la sua personale visione del post-terremoto attraverso la mostra “I see Beauty where you see ruins“, un titolo che invita lo spettatore a riscoprire la bellezza nascosta tra le macerie. L’evento si svolge nella suggestiva cornice del Palazzo Ducale di Paganica, nel contesto di “Natale a Paganica“, iniziativa organizzata dalla Pro Loco Paganica in collaborazione con l’Associazione Culturale La Fenice. Dopo il successo delle prime date (7 e 8 dicembre), sarà possibile visitare la mostra anche il 14 e 15 dicembre 2024.

“I see Beauty where you see ruins” non è solo una mostra fotografica, ma un itinerario emotivo tra scorci dimenticati e frammenti di storia. Le immagini ritraggono angoli abbandonati e paesaggi segnati dal tempo nei borghi segnati dal sisma, con un’attenzione particolare a Paganica, paese natale dell’artista, e ad altre località come Tempera, Fossa, Fontecchio e L’Aquila stessa.

Al centro della narrazione visiva c’è il Tempo, che trasforma le ferite delle macerie in opere d’arte naturali. Archi decadenti, portali socchiusi e muri diroccati diventano la tela su cui la Natura si insinua con il suo tocco delicato ma vigoroso: l’edera e i roseti si intrecciano ai ricordi, regalando agli spazi abbandonati un fascino nostalgico e misterioso.

Ogni scatto è arricchito da titoli ironici e testi poetici che accompagnano il visitatore in un viaggio attraverso la memoria, sottolineando l’importanza di preservare anche le tracce più fragili del nostro passato. Le immagini catturano colori, emozioni e dettagli unici, evocando un dialogo tra presente e passato, tra ricostruzione e memoria collettiva.

La mostra si propone di cristallizzare un momento storico che, seppur doloroso, ha lasciato un segno indelebile nella comunità aquilana. Attraverso l’obiettivo di Noemi Del Grande, le rovine diventano testimoni di vite vissute, di storie che continuano a pulsare nell’anima dei luoghi e di chi li ha abitati.
Con questa esposizione, Noemi Del Grande ci invita a guardare oltre le superfici, rivelando una bellezza fatta di poesia, memoria e nostalgia