15 Dicembre 2024 - 16:54:48
di Redazione
“Sindaco e una parte della Giunta chiamata in causa non hanno ancora risposto ad una precisa interrogazione, posta al protocollo dell’ente comune in data 4 novembre 2024, volta a far luce sulla transazione del villaggio-Aventis”.
Lo denunciano i consiglieri di minoranza del comune di Scoppito che precisano: “il sindaco e l’assessore
delegato hanno così omesso, per l’ennesima volta, di dare una risposta scritta, nei tempi previsti dal
Regolamento comunale e dal testo unico degli enti locali (30 giorni), ai consiglieri di minoranza che
ne hanno fanno richiesta in aderenza alle loro prerogative di sindacato ispettivo. Facciamo di
seguito un breve riassunto dei fatti accaduti recentemente”.
“In piena estate 2024 – sottolineano i consiglieri – la Giunta del Comune di Scoppito ha emanato la deliberazione n.54 del 1° agosto 2024, con la quale prendeva atto e condivideva una proposta transattiva allegata (che, in realtà, sembra piuttosto una bozza di preliminare di compravendita) finalizzata all’acquisto del Complesso immobiliare denominato “Villaggio Sanofi Aventis” approvando lo schema di scrittura privata con l’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero per la cifra di 350mila euro. A tal
proposito, ricordiamo che fu proprio il Sindaco Lombardi a dichiarare, durante un’intervista andata
in onda su una TV locale due anni or sono, che il Villaggio Aventis fosse un “abuso edilizio”. Cos’è
stato fatto da allora e, soprattutto, cos’è cambiato?”.
“Per questo motivo abbiamo depositato un’interrogazione volta a far luce su quali azioni siano state
intraprese, dal Sindaco o dall’assessore delegato, in merito a tutta una serie di problematiche; per
essere più concreti, abbiamo chiesto se il Sindaco, in qualità di capo dell’amministrazione comunale
abbia intrapreso ulteriori azioni, se abbia informato ufficialmente il Responsabile dell’ufficio
tecnico comunale per gli atti di competenza, anche a tutela di chi, in quel Villaggio, ci abita, se in
qualità di upg abbia informato ufficialmente l’autorità giudiziaria”.
“Abbiamo chiesto, inoltre, gli atti per i quali il Comune attualmente dispone dei manufatti
temporanei e perché non sia stato possibile adempiere all’originaria Convenzione stipulata. Non
risulta assolutamente chiaro, infatti, allo stato attuale delle nostre ricerche, se il Comune di Scoppito
disponga solo degli alloggi requisiti secondo ordinanza comunale n. 3 del 18.01.2017 (“requisizione
di 34 alloggi disponibili e attualmente inoccupati ma ancora non riconsegnati siti presso il Villaggio
Sanofi Aventis”), o anche degli altri manufatti temporanei privi della connotazione di residenza con
carattere continuativo”, proseguono.
“Abbiamo chiesto, inoltre, quali siano le ragioni di interesse pubblico sottese all’acquisizione dei
manufatti, in che modo si è giunti a determinare in €350.000 il prezzo della transazione e se ai fini
della registrazione dell’atto di compravendita, la tassazione catastale ed ipotecaria risulti congrua
rispetto al prezzo proposto dalla transazione – concludono – ci sentiamo in dovere di ricordare al Sindaco che l’attività di informazione ai consiglieri comunali tutti (maggioranza e minoranza) non dovrebbe essere attivata ad istanza di parte ma dovrebbe essere prassi quotidiana di tutti i Sindaci, soprattutto di chi ha sbandierato, in campagna elettorale, la trasparenza quale prerogativa fondamentale ed irrinunciabile dell’azione amministrativa. Riteniamo, sperando di non essere i soli a pensarla così, che è solo nella paritetica contrapposizione tra l’azione della maggioranza e le istanze dell’opposizione che si realizza quell’equilibrio politico-amministrativo necessario alla tutela degli interessi della collettività”.