Chiusura L’Aquila Cresce con lo Sport 2024
17 Dicembre 2024 - 16:22:59
Un viaggio fra nomi storici dello sport aquilano – come Tommaso Fattori
e Italo Acconcia – e il presente degli atleti e delle atlete della
città: con uno sguardo al futuro, roseo, che vede tanti giovanissimi
partire dall’Aquila e portare in alto il suo nome in diverse discipline
sportive.
È stata una festa dello sport quella che ieri è stata celebrata al
Ridotto del teatro Comunale dove si è tenuto l’evento “L’Aquila cresce
con lo sport tra passato e presente”. Ad alternarsi sul palco, campioni
di ieri, oggi e domani, accompagnati dalle immagini delle loro gesta che
scorrevano sullo sfondo.
Ad aprire la serata, l’inno d’Italia e le riflessioni istituzionali del
sindaco Pierluigi Biondi e dell’Assessore allo Sport Vito Colonna.
“Stiamo lavorando su investimenti importanti e sulle infrastrutture
sportive per dare una risposta agli oltre 11mila tesserati delle società
con sede nella città dell’Aquila. Attraverso lo sport i nostri giovani
crescono come cittadini più sani e consapevoli di valori importanti per
la convivenza civile: diventano cittadini capaci di interpretare al
meglio sentimenti come quelli del sacrificio, dell’impegno, della
costanza. Elementi di formazione fondamentali nella loro vita e in
quella della comunità che li ospita.”
Prima un tuffo nel passato, con il ricordo di Rosa Maria e Francesca
Fattori, nipoti di Tommaso, storico rugbista aquilano, e di Antonio
Acconcia, figlio di Italo, cui è dedicato lo stadio Gran Sasso D’Italia.
Poi, è salita sul palco la storia del pattinaggio cittadino, con Sandro
e Roberto Marotta e Corrado Ruggeri. “Cosa ricordo di quegli anni? La
fatica”, ironizza Sandro Marotta, dialogando con Francesco Bizzarri,
presidente del comitato L’Aquila cresce con lo Sport 2024, che si è
alternato alla conduzione con i giornalisti Eleonora Falci e Giovanni
Chilante.
Tanta emozione nel rivedere le immagini delle imprese dell’eroe di
Special Olympics, Paolo Aquilio, vice campione del mondo ad Abu Dhabi
nel 2019: “Facciamo squadra e ci divertiamo. Mentre giochi, senti il
calore delle persone che ti sostengono ed è una cosa bellissima” ha
aggiunto Aquilio, con un velo di commozione.
Ad alternarsi sul palco atleti delle più disparate discipline: campioni
italiani, europei, mondiali che sono partiti dall’Aquila. “L’Aquila è
una città unica anche da questo punto di vista: ha sfornato tantissimi
campioni e atleti di qualità in moltissime discipline e non solo negli
sport di squadra un po’ più blasonati e seguiti” ha sottolineato Vito
Colonna, assessore allo sport del Comune dell’Aquila. Aspetto condiviso
da Marco Ianni: un passato nell’Oratoriana, di cui va fiero, prima di
spiccare il volo verso il Chelsea, la Juve, la Lazio. “Il calcio dà
notorietà più immediata agli atleti che lo praticano: ma qui ci sono
campioni di sport che meritano molta più visibilità. L’importante è
seguire i propri sogni, fin da bambini, e continuare a crederci”.
Credere sempre in sé stessi, anche quando è difficile o quando tutto ti
rema contro: così le donne dello sport “in rosa” aquilano salite sul
palco del Ridotto. La campionessa di ciclismo Alessandra D’Ettorre,
quella di pattinaggio Alessandra Susmeli e la lanciatrice del peso
Concetta Milanese hanno fatto dello sport una ragione di vita e
continuano a praticarlo e a insegnare ai ragazzi e alle ragazze
l’importanza e i valori veicolati dall’attività sportiva.
I ragazzi, il futuro: dalla giovanissima pallavolista Maria Vittoria
Vitocco, agli atleti del Paq Center tornati da poco dai campionati
europei in Portogallo, passando per il cestista Nicolò Filoni e i
giovani rugbisti Nicolò e Lorenzo Casilio. Tanti sacrifici, sia loro sia
delle loro famiglie: “A volte è difficile accettare che tuo figlio vada
via di casa così giovane per seguire il suo sogno: ma abbiamo sempre
appoggiato Nicolò, dandogli il porto sicuro al quale ritornare e dal
quale poi ripartire”, hanno detto in coro Elisabetta e Luca Filoni,
genitori di Nicolò, impossibilitato a partecipare alla serata per
impegni sportivi.
Fra immagini, storie e musica, con gli interventi musicali di Lello
Cibelli, è stato celebrato l’importante rapporto fra la città
dell’Aquila e la Guardia di Finanza, con i campioni di karate Stefano
Maniscalco e il rugbista Bernardo Miccoli. Ma anche la grande scuola di
bocce e di tiro a segno che vedono in L’Aquila un punto fermo, con
campioni del calibro di Matteo Tarquini, Davide Cirelli, Maria Totani. E
ancora: Marco Prosperini, atleta di tennis tavolo che ha raggiunto
altissimi livelli, così come il campione di equitazione Piergiorgio
Bucci, rappresentato dall’orgoglioso papà Marcello che ne ha ricordato
gli inizi, faticosi ma preziosissimi, nella sua Paganica. “Ha fatto
tanti sacrifici: ma quando ha cominciato a vincere le sue prime gare,
vedevamo gli amici che piangevano dalla felicità, lì abbiamo capito che
quella sarebbe stata la sua strada. Anche se a 19 anni ha lasciato casa”
Spazio anche al mondo arbitrale, con Roberto Nardecchia, storico arbitro
di basket prima di iniziare l’esperienza alla presidenza del Nuovo
Basket Aquilano, e con Federico Dionisi, giovanissimo arbitro di calcio
già arrivato in serie A.
A chiudere, le premiazioni di alcune società sportive che hanno
particolarmente brillato con i loro risultati ed i loro atleti: la
scuola di danza Arte in Movimento, la 99 Sport L’Aquila, la Virtus
L’Aquila, la Ruella Endurance Stables e il Paganica rugby.
e Italo Acconcia – e il presente degli atleti e delle atlete della
città: con uno sguardo al futuro, roseo, che vede tanti giovanissimi
partire dall’Aquila e portare in alto il suo nome in diverse discipline
sportive.
È stata una festa dello sport quella che ieri è stata celebrata al
Ridotto del teatro Comunale dove si è tenuto l’evento “L’Aquila cresce
con lo sport tra passato e presente”. Ad alternarsi sul palco, campioni
di ieri, oggi e domani, accompagnati dalle immagini delle loro gesta che
scorrevano sullo sfondo.
Ad aprire la serata, l’inno d’Italia e le riflessioni istituzionali del
sindaco Pierluigi Biondi e dell’Assessore allo Sport Vito Colonna.
“Stiamo lavorando su investimenti importanti e sulle infrastrutture
sportive per dare una risposta agli oltre 11mila tesserati delle società
con sede nella città dell’Aquila. Attraverso lo sport i nostri giovani
crescono come cittadini più sani e consapevoli di valori importanti per
la convivenza civile: diventano cittadini capaci di interpretare al
meglio sentimenti come quelli del sacrificio, dell’impegno, della
costanza. Elementi di formazione fondamentali nella loro vita e in
quella della comunità che li ospita.”
Prima un tuffo nel passato, con il ricordo di Rosa Maria e Francesca
Fattori, nipoti di Tommaso, storico rugbista aquilano, e di Antonio
Acconcia, figlio di Italo, cui è dedicato lo stadio Gran Sasso D’Italia.
Poi, è salita sul palco la storia del pattinaggio cittadino, con Sandro
e Roberto Marotta e Corrado Ruggeri. “Cosa ricordo di quegli anni? La
fatica”, ironizza Sandro Marotta, dialogando con Francesco Bizzarri,
presidente del comitato L’Aquila cresce con lo Sport 2024, che si è
alternato alla conduzione con i giornalisti Eleonora Falci e Giovanni
Chilante.
Tanta emozione nel rivedere le immagini delle imprese dell’eroe di
Special Olympics, Paolo Aquilio, vice campione del mondo ad Abu Dhabi
nel 2019: “Facciamo squadra e ci divertiamo. Mentre giochi, senti il
calore delle persone che ti sostengono ed è una cosa bellissima” ha
aggiunto Aquilio, con un velo di commozione.
Ad alternarsi sul palco atleti delle più disparate discipline: campioni
italiani, europei, mondiali che sono partiti dall’Aquila. “L’Aquila è
una città unica anche da questo punto di vista: ha sfornato tantissimi
campioni e atleti di qualità in moltissime discipline e non solo negli
sport di squadra un po’ più blasonati e seguiti” ha sottolineato Vito
Colonna, assessore allo sport del Comune dell’Aquila. Aspetto condiviso
da Marco Ianni: un passato nell’Oratoriana, di cui va fiero, prima di
spiccare il volo verso il Chelsea, la Juve, la Lazio. “Il calcio dà
notorietà più immediata agli atleti che lo praticano: ma qui ci sono
campioni di sport che meritano molta più visibilità. L’importante è
seguire i propri sogni, fin da bambini, e continuare a crederci”.
Credere sempre in sé stessi, anche quando è difficile o quando tutto ti
rema contro: così le donne dello sport “in rosa” aquilano salite sul
palco del Ridotto. La campionessa di ciclismo Alessandra D’Ettorre,
quella di pattinaggio Alessandra Susmeli e la lanciatrice del peso
Concetta Milanese hanno fatto dello sport una ragione di vita e
continuano a praticarlo e a insegnare ai ragazzi e alle ragazze
l’importanza e i valori veicolati dall’attività sportiva.
I ragazzi, il futuro: dalla giovanissima pallavolista Maria Vittoria
Vitocco, agli atleti del Paq Center tornati da poco dai campionati
europei in Portogallo, passando per il cestista Nicolò Filoni e i
giovani rugbisti Nicolò e Lorenzo Casilio. Tanti sacrifici, sia loro sia
delle loro famiglie: “A volte è difficile accettare che tuo figlio vada
via di casa così giovane per seguire il suo sogno: ma abbiamo sempre
appoggiato Nicolò, dandogli il porto sicuro al quale ritornare e dal
quale poi ripartire”, hanno detto in coro Elisabetta e Luca Filoni,
genitori di Nicolò, impossibilitato a partecipare alla serata per
impegni sportivi.
Fra immagini, storie e musica, con gli interventi musicali di Lello
Cibelli, è stato celebrato l’importante rapporto fra la città
dell’Aquila e la Guardia di Finanza, con i campioni di karate Stefano
Maniscalco e il rugbista Bernardo Miccoli. Ma anche la grande scuola di
bocce e di tiro a segno che vedono in L’Aquila un punto fermo, con
campioni del calibro di Matteo Tarquini, Davide Cirelli, Maria Totani. E
ancora: Marco Prosperini, atleta di tennis tavolo che ha raggiunto
altissimi livelli, così come il campione di equitazione Piergiorgio
Bucci, rappresentato dall’orgoglioso papà Marcello che ne ha ricordato
gli inizi, faticosi ma preziosissimi, nella sua Paganica. “Ha fatto
tanti sacrifici: ma quando ha cominciato a vincere le sue prime gare,
vedevamo gli amici che piangevano dalla felicità, lì abbiamo capito che
quella sarebbe stata la sua strada. Anche se a 19 anni ha lasciato casa”
Spazio anche al mondo arbitrale, con Roberto Nardecchia, storico arbitro
di basket prima di iniziare l’esperienza alla presidenza del Nuovo
Basket Aquilano, e con Federico Dionisi, giovanissimo arbitro di calcio
già arrivato in serie A.
A chiudere, le premiazioni di alcune società sportive che hanno
particolarmente brillato con i loro risultati ed i loro atleti: la
scuola di danza Arte in Movimento, la 99 Sport L’Aquila, la Virtus
L’Aquila, la Ruella Endurance Stables e il Paganica rugby.