18 Dicembre 2024 - 11:45:44
di Redazione
A conclusione di tre diversi interventi di ricostruzione e riqualificazione post sisma, palazzo Galli torna nella disponibilità della comunità di Fontecchio, in provincia dell’Aquila, pronto ad accogliere attività economiche e un centro socio-culturale.
Domani, giovedì 19 dicembre, dalle ore 17, si apriranno i portoni dell’edificio.
Per l’occasione, alcuni degli artisti residenti a Fontecchio hanno voluto contribuire ad un momento di festa e condivisione, allestendo per qualche giorno l’esposizione di proprie opere, o creando installazioni site specific nella mostra ‘Individuo plurale’. Gli artisti sono l’iraniana Setareh Goodarzi, il messicano Erick Cuevas, in arte Nespy5euro, Debora Panaccione, Massimo Piunti, Francesca Racano, Nicolò Guarraci e Marco Rodomonti.
In concomitanza con l’evento, aprirà i battenti, in un’ala dello stesso palazzo Galli, porte aperte del Fontecchio international airport, dell’artista americano Todd Thomas Brown, con 25 nuove opere esposte nella mostra ‘Inside the green of resilience’.
Storica sede della scuola elementare Giovanni Titta Rosa, gravemente danneggiato dal terremoto del 2009, Palazzo Galli, spiega la sindaca Ciancone, “è pronto ora per funzioni nuove, essendo stato costruito sin dal 2011 un plesso scolastico che ospita nido, infanzia e primaria. A breve – aggiunge Ciancone – l’amministrazione comunale pubblicherà gli avvisi per l’affidamento della gestione di questa porzione del palazzo storico”.
Per quanto riguarda la mostra, spiega la curatrice Valeria Pica, “quella di ‘Individuo Plurale’ è un’idea filosofica che si oppone alla tradizionale visione dell’individuo come entità monolitica, unitaria e separata dagli altri”.
La mostra di Todd Brown, come spiega lo stesso artista arrivato a Fontecchio nel 2020, dopo aver fondato a San Francisco la celebre Red Poppy Art House, “descrive un processo incentrato su qualcosa di sorprendentemente accessibile a tutti: ognuno di noi sente profondamente e intimamente la consistenza di ciò che è sentirsi più vivo, o meno vivo. E possiamo identificare questa presenza negli altri, nelle piante, negli animali e negli interi ecosistemi”.