Gran Sasso: alpinisti dispersi, l’Università dell’Aquila esprime vicinanza

L’Università degli Studi dell’Aquila (Univaq) ha voluto esprimere pubblicamente il proprio sostegno e la propria ammirazione per il professor Alessandro Marucci, docente di Ingegneria presso l’ateneo e, soprattutto, Capostazione della Stazione dell’Aquila del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) Abruzzo.

Un messaggio di auguri speciali, comparso sui canali social dell’università proprio il giorno di Natale, ha voluto sottolineare il duplice impegno del professor Marucci: quello accademico e quello di soccorritore. Il docente, infatti, si è trovato impegnato in un delicato intervento di soccorso sul Gran Sasso, a seguito della scomparsa di due alpinisti.

A causa delle avverse condizioni meteorologiche, che hanno reso impossibile l’utilizzo della funivia fino alla mattina successiva, il professor Marucci, insieme ad altri dieci soccorritori, ha trascorso la Vigilia di Natale lontano dalla propria famiglia, presso l’Ostello di Campo Imperatore, in attesa di poter riprendere le operazioni di ricerca.

Il messaggio di Univaq non si è limitato a rendere omaggio al professor Marucci, ma ha esteso il proprio pensiero anche ai due alpinisti dispersi e alle loro famiglie: “Il nostro pensiero”, scrivono ancora da Univaq, “va anche ai due alpinisti dispersi. In questo momento di grande difficoltà, ci stringiamo idealmente a loro e alle famiglie, condividendo la loro angoscia e augurando con tutto il cuore un esito positivo”.

Questo episodio mette in luce la dedizione e lo spirito di sacrificio degli uomini del CNSAS, sempre pronti ad intervenire in situazioni di emergenza, anche a costo di rinunciare alle festività e ai propri cari. Un esempio di altruismo e professionalità che merita di essere riconosciuto e valorizzato.