29 Dicembre 2024 - 13:34:42
di Vanni Biordi
A quindici anni dal tragico terremoto del 2009, la situazione delle scuole all’Aquila resta drammatica. Il Comitato Scuole Sicure ha deciso di alzare la voce, inviando una lettera direttamente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per denunciare la persistente precarietà in cui versano migliaia di studenti e lavoratori del mondo scolastico.
Nella missiva, il Comitato ringrazia il Presidente per la sua attenzione verso le nuove generazioni, ma non nasconde la profonda preoccupazione per la lentezza della ricostruzione e le gravi carenze in termini di sicurezza degli edifici scolastici. Un dato su tutti: quasi 4.000 bambini frequentano ancora oggi circa 20 Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio (MUSP), strutture nate come soluzioni temporanee e divenute, di fatto, permanenti.
“Studentesse, studenti, lavoratrici e lavoratori della scuola vivono da 15 anni in queste condizioni, senza intravedere una luce di speranza in fondo al tunnel del disinteresse e della politica degli annunci vuoti,” si legge nella lettera, che dipinge un quadro desolante di abbandono e promesse non mantenute.
Il Comitato denuncia l’assenza di un piano di dismissione dei MUSP e la mancanza di un programma concreto per l’adeguamento sismico delle scuole in muratura e cemento armato, molte delle quali presentano indici di vulnerabilità sismica estremamente bassi, esponendo quotidianamente a rischi inaccettabili la comunità scolastica.
A corroborare la denuncia, il Comitato ha allegato alla lettera fotografie scattate il 29 dicembre 2024 che documentano lo stato di un cantiere che, secondo i documenti ufficiali del Comune dell’Aquila, avrebbe dovuto essere completato entro il 24 dicembre 2024. Un’immagine eloquente del ritardo e dell’inefficienza che caratterizzano la ricostruzione scolastica.
L’appello al Presidente Mattarella è accorato: il Comitato chiede che la sua autorevole voce possa sensibilizzare le istituzioni competenti e che il Capo dello Stato visiti L’Aquila per toccare con mano la gravità della situazione. L’invito è esteso anche alle Pubbliche Amministrazioni e ai Parlamentari di ogni schieramento politico, affinché si uniscano a questa battaglia per la sicurezza e il futuro delle nuove generazioni.
La lettera si conclude con gli auguri di un Felice Anno Nuovo al Presidente e a tutti i cittadini, ma il tono generale resta di profonda preoccupazione e di forte richiesta di intervento. La ricostruzione delle scuole all’Aquila non può più attendere.