30 Dicembre 2024 - 19:05:17

di Tommaso Cotellessa

La crisi politica che si è consumata nel Comune di Sulmona, portando alla caduta dell’amministrazione Di Piero, ha provocato profondo sdegno all’interno del Partito Democratico Abruzzese, che si trovava al governo della città.

In una nota firmata dal segretario regionale Daniele Marinelli, dal segretario provinciale Francesco Piacente, dal candidato unico alla segreteria provinciale Stefano Albano, dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e dal senatore Michele Fina, i vertici del partito definiscono le dimissioni di massa presentate da nove consiglieri comunali come “un gesto vile e privo di argomentazioni amministrative

Sono infatti durissime le critiche mosse dai dem, che hanno interpretato lo strappo drastico come una scelta volta a non affrontare un dibattito pubblico.

Secondo il Partito Democratico, che sostiene il sindaco Gianfranco Di Piero, le dimissioni rappresentano un atto irresponsabile che penalizza la città in un momento critico. Sulmona, infatti, è alle prese con emergenze significative, come la crisi occupazionale della Marelli, che rischia di lasciare 500 famiglie senza lavoro. A fronte di ciò i democratici evidenzano che l’amministrazione commissariale che seguirà lo scioglimento del Consiglio difficilmente potrà rappresentare con efficacia le istanze dei lavoratori nei tavoli istituzionali, sottolinea il PD.


La nota del PD non risparmia accuse agli ormai ex consiglieri comunali, descritti come protagonisti di “guerre intestine” per incarichi e poltrone. Fin dall’inizio della consiliatura, questi ultimi avrebbero anteposto interessi personali al bene collettivo, fino a determinare l’attuale crisi. “Con un tratto di penna, hanno abbandonato la città, tradendo la fiducia dei cittadini“, si legge nel comunicato.

La riapertura dello storico liceo classico, chiuso da 15 anni, è citata come uno dei successi recenti dell’amministrazione Di Piero, a dimostrazione di un impegno concreto per il territorio. Proprio questi risultati avrebbero preoccupato chi, secondo il PD, ha fomentato la crisi per “barattare un danno oggettivo alla città con ambizioni di potere“.


L’inevitabile commissariamento aprirà la strada a nuove elezioni, con una campagna elettorale che si preannuncia aspra. Nel frattempo, il PD si dice pronto a “scendere in campo” per difendere la città da operazioni politiche che giudica frutto di interessi particolari, anziché del bene comune.

Tra le priorità future, il sostegno ai lavoratori della Magneti Marelli e la tutela della sanità territoriale, messa a rischio da un progressivo calo dei livelli di assistenza nella Valle Peligna. “Non permetteremo che Sulmona sia vittima di un disegno politico basato su personalismi e cinismi“, conclude il PD, promettendo battaglia contro chi ha abdicato alle proprie responsabilità di fronte alla comunità.

Cgil, Cisl, Uil una proposta programmatica di sviluppo per il futuro

Anche Cgil Cisl e Uil sono intervenuti sullo scenario venutosi a delineare all’interno del comune di Sulmona esternando serie preoccupazioni per i riflessi negativi che rischiano di prodursi sul territorio

la Valle Peligna, di recente, è stata segnata dalla crisi dell’automotive che, come è noto, coinvolge gli stabilimenti Marelli e SODECIA, presso i quali sono in forza oltre cinquecento lavoratrici e lavoratori, in rappresentanza dei quali, proprio il 20 dicembre, abbiamo indetto una manifestazione che ha visto un’altissima partecipazione, a dimostrazione di quanto tale problematica sia sentita da tutti i cittadini e le cittadine residenti. E ciò senza contare che la Valle Peligna è già afflitta, da tempo, da una cronica carenza dei servizi essenziali afferenti alla sanità, alla mobilità e all’istruzione, subendo, peraltro, negli anni, un processo di deindustrializzazione iniziato nei decenni passati, al quale si è aggiunta una grave crisi demografica dovuta all’abbandono del territorio da parte di numerosi cittadini e cittadine per mancanza, appunto, del lavoro e dei servizi

La gravità di questa situazione, che preoccupa migliaia di famiglie e determina l’incertezza del futuro per i più giovani, impone uno sforzo di responsabilità e coesione condiviso da parte di tutte e tutti e una presenza forte e compatta delle istituzioni locali, a partire proprio dal Comune di Sulmona“.

E’ necessario far prevalere la difesa degli interessi generali per il bene dell’intera Comunità Peligna, pur nel rispetto delle legittime dinamiche politiche locali, nelle quali, come già anticipato, non intendiamo intrometterci. Bisogna, quindi, unire le forze per costruire un patto territoriale sul lavoro, sulla sanità, sull’istruzione, sulle infrastrutture e sulla mobilità, e di contrasto alla povertà, per porre un freno, in tal modo, al progressivo abbandono del territorio e al conseguente spopolamento delle aree interne.

Tuttavia, la politica locale sembra andare in tutt’altra direzione, dimostrando di essere più interessata ai personalismi e ad alimentare i conflitti interni che a trovare soluzioni concrete a tutte le problematiche che affliggono la Valle Peligna.

Noi, invece, restiamo convinti che, per risollevare le sorti di questo territorio, sia necessario superare le divisioni e i campanilismi. E ciò in quanto la politica deve essere un alleato, non un ostacolo.

È evidente come, al contrario, l’attuale condotta delle istituzioni e della politica locale stia invece erodendo la fiducia dei cittadini e delle cittadine. Se, quindi, ci si chiede perché sempre più persone scelgano di non partecipare al voto, la risposta è chiara: la politica, così com’è, non riesce a rispondere alle esigenze, ai bisogni e alle aspettative delle nostre comunità.

È fondamentale che i rappresentanti politici smettano di inseguire interessi personali, cominciando a lavorare per il bene comune e trovando soluzioni condivise e sostenibili per il futuro di tutte e di tutti.

La nostra terra merita maggiore attenzione da parte della politica, che, chiamata a coinvolgere, condividere ed incentivare la partecipazione dei cittadini e delle cittadine, e a dimostrare un più alto senso di responsabilità che consenta di affrontare le sfide con coraggio, visione ed unità, determina, invece, oggi, con la sua condotta, un vuoto di rappresentanza politica in sede istituzionale, nella fase forse tra le più delicate e complesse della Valle Peligna.

Invitiamo, quindi, tutti i cittadini e le cittadine, le associazioni e le imprese locali ad unirsi per chiedere alla politica di assumersi un impegno concreto diretto all’attivazione di un dialogo costruttivo, ponendo le condizioni per un futuro migliore per la città di Sulmona e, di conseguenza, per tutta la Valle Peligna.