PRC: tagli sanità pubblica stanno favorendo sanità privata, i dati lo confermano
03 Gennaio 2025 - 08:27:59
I dati confermano quanto noi di Rifondazione Comunista abbiamo sempre
denunciato: i tagli e i vincoli posti alla sanità pubblica dai governi
degli ultimi quindici anni hanno come conseguenza la crescita degli
affari della sanità privata che naturalmente batte sempre cassa.
Secondo la stessa Aiop, che batte cassa al Ministero, il comparto
privato già eroga oltre il 50% delle prestazioni ambulatoriali del
Servizio sanitario nazionale. Secondo il rapporto del Cnel un quarto dei
ricoveri e più di un terzo degli interventi chirurgici avviene in
strutture private. Sono dati in crescita che fotografano le conseguenze
volute delle scelte neoliberiste dei governi ed anche l’intreccio
politica-affari. Nel nostro paese numerose inchieste hanno disvelato la
corruzione sistemica e i rapporti di scambio clientelare che rendono
subalterne le scelte politiche a livello regionale agli interessi delle
cliniche private ed è noto che potenti gruppi della sanità privata sono
anche editori di giornali che condizionano pesantemente il dibattito
politico.
Il risultato è che la politica fa pagare ai contribuenti da anni una
“grande marchetta”, come l’ha definita Ivan Cavicchi, ai privati che si
traduce in un progressivo depauperamento di personale e risorse delle
strutture pubbliche.
Se il governo Meloni prosegue su questa strada per la gioia di
Angelucci, editore di quotidiani che propongono Mussolini come uomo
dell’anno, anche il centrosinistra e il PD hanno una lunga storia di
favori e connivenze con la sanità privata.
Non basta chiedere più fondi. Per rilanciare il SSN bisogna ridare
centralità alla sanità pubblica eliminando tetti all’assunzione di
personale e riformando complessivamente il settore. C’è bisogno di più
risorse ma spese per garantire i bisogni di salute di cittadine e
cittadini.
denunciato: i tagli e i vincoli posti alla sanità pubblica dai governi
degli ultimi quindici anni hanno come conseguenza la crescita degli
affari della sanità privata che naturalmente batte sempre cassa.
Secondo la stessa Aiop, che batte cassa al Ministero, il comparto
privato già eroga oltre il 50% delle prestazioni ambulatoriali del
Servizio sanitario nazionale. Secondo il rapporto del Cnel un quarto dei
ricoveri e più di un terzo degli interventi chirurgici avviene in
strutture private. Sono dati in crescita che fotografano le conseguenze
volute delle scelte neoliberiste dei governi ed anche l’intreccio
politica-affari. Nel nostro paese numerose inchieste hanno disvelato la
corruzione sistemica e i rapporti di scambio clientelare che rendono
subalterne le scelte politiche a livello regionale agli interessi delle
cliniche private ed è noto che potenti gruppi della sanità privata sono
anche editori di giornali che condizionano pesantemente il dibattito
politico.
Il risultato è che la politica fa pagare ai contribuenti da anni una
“grande marchetta”, come l’ha definita Ivan Cavicchi, ai privati che si
traduce in un progressivo depauperamento di personale e risorse delle
strutture pubbliche.
Se il governo Meloni prosegue su questa strada per la gioia di
Angelucci, editore di quotidiani che propongono Mussolini come uomo
dell’anno, anche il centrosinistra e il PD hanno una lunga storia di
favori e connivenze con la sanità privata.
Non basta chiedere più fondi. Per rilanciare il SSN bisogna ridare
centralità alla sanità pubblica eliminando tetti all’assunzione di
personale e riformando complessivamente il settore. C’è bisogno di più
risorse ma spese per garantire i bisogni di salute di cittadine e
cittadini.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Rosa Rinaldi, responsabile
sanità nazionale del Partito della Rifondazione Comunista