04 Gennaio 2025 - 10:27:28

di Martina Colabianchi

Quasi la metà del fatturato in Italia è prodotto dalle multinazionali.

Lo segnala uno studio della Cgia Mestre che, basandosi su dati Istat relativi al 2022, certifica che a fronte di oltre 17,6 milioni di addetti presenti nel nostro Paese, gli occupati nelle multinazionali (siano esse estere o italiane) sono 3,5 milioni, pari al 20 per cento del totale.

Le rilevazioni rientrano in un più ampio studio sui grandi gruppi industriali, e non solo, italiani che “fuggono” nei cosiddetti “paradisi fiscali” per eludere le tasse, abitudine ormai consolidata che non fa altro che impoverire il nostro Paese in quanto, come spiega il centro studi, “le multinazionali, ad esempio, usufruiscono delle nostre infrastrutture materiali (porti, aeroporti, strade, ferrovie), ricorrono a quelle sociali (giustizia, sanità, scuola, università), sfruttano quelle immateriali (reti informatiche), senza però contribuire con le tasse come dovrebbero. Non solo. Spesso per insediarsi in Italia queste holding usufruiscono di agevolazioni/incentivi pubblici e quando sono in difficoltà e devono affrontare situazioni di riorganizzazione aziendale ricorrono a piene mani alle indennità erogate dall’Inps che, molto spesso, solo in minima parte sono state compensate dai contributi versati da questi giganti industriali“.

Se a livello regionale gli occupati nelle multinazionali sul totale superano la media nazionale in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Lombardia, in Abruzzo la percentuale si attesta invece al 17,1, con un 2,6% di unità sul totale delle imprese e con un fatturato totale del 34,4% rispetto alla media nazionale del 45,7%.

Sono in tutto 2.855 i gruppi multinazionali, italiani ed esteri, presenti nella nostra regione su un totale di 110.195 imprese. Nelle multinazionali sono impiegati 62.496 abruzzesi. Il fatturato, sempre in riferimento al 2022, si attesta a 21,4 miliardi.