14 Gennaio 2025 - 08:12:24
di Giustino Masciocco
Lo scorso 7 gennaio, si è ripetuto il rito “tribale” del saluto fascista davanti alla sezione Acca Laurentia, dell’allora M.S.I. per commemorare l’omicidio di due giovani militanti del Fronte della Gioventù, avvenuto nel 1978, qualche settimana prima del rapimento dell’onorevole Moro.
Siamo certi e consapevoli che il sangue versato da giovani di sinistra e di destra e da persone dell’istituzioni, hanno prodotto lo stesso dolore ai loro amici e alle loro persone care. Il terrorismo, da qualsiasi colore politico originato, ha prodotto profonde ferite alla società, ha diviso le coscienze e ha tirato fuori il peggio di ogni uomo o donna che ne facevano parte.
Ogni anno, però, a margine della manifestazione, ci sono discussioni politiche, atti di ordine pubblico che riguardano l’identificazione delle persone che partecipano, ammiccamenti nei confronti di formazioni neofasciste alimentate, sicuramente, dal vento politico di destra che sta soffiando in Europa e nel mondo.
A questo punto vi starete chiedendo perché abbiamo citato il capogruppo e segretario regionale abruzzese della Lega di Salvini? Ve lo diciamo subito. In un post sul suo profilo facebook il segretario riporta una frase di una nota canzone, “Canti Assassini”, scritta dal cantautore Massimo Morsello, adesso vi diciamo chi è::
leggiamo da Wikipedia “Massimo Morsello, noto anche come Massimino (Roma, 10 novembre1958 – Londra, 10 marzo2001), è stato un cantautore e terrorista italiano dell’area dei Nuclei Armati Rivoluzionari. È stato un punto di riferimento culturale dei movimenti politici dell’estrema destra italiana e, con Roberto Fiore, il cofondatore del movimento Forza Nuova.” Inoltre “Durante gli anni di piombo, o della strategia della tensione, Morsello viene incriminato e condannato per varie ragioni (tra cui incursione squadristica, concorso in rapina, banda armata; in particolare perché in virtù della sua militanza nel FUAN di Via Siena viene considerato membro dei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR). In seguito al processo denominato “NAR 1 viene condannato a 8 anni e 10 mesi per costituzione di banda armata e associazione sovversiva, condanna che non sconterà essendosi reso latitante nel Regno Unito a partire dal 1980”
Come direbbe il tanto vituperato Antonio Di Pietro, che c’azzecca la Lega di Salvini con la “nostalgia” di atti e di periodi storici che hanno devastato il nostro paese? Forse il motivo potrebbe essere quello di voler inviare un piccolo segnale di appartenenza ad un’area politica vicina al partito di Fratelli d’Italia? In politica mai dire mai, però è sempre meglio portarsi avanti con il lavoro.
Certo che se Fratelli d’Italia dovesse aprire le porte anche ai livelli dirigenziali di altri partiti, se ne potrebbero vedere delle belle.