Infrastrutture artificiali e biodiversità: l’appello di Sebastian Colnaghi per proteggere gli anfibi in Abruzzo
16 Gennaio 2025 - 09:26:59
scientifico Bufo bufo), affrontano gravi rischi a causa delle
infrastrutture artificiali. Questi ostacoli, come canali di irrigazione
e grate, possono intrappolare gli animali, compromettendo la
biodiversità.
Il Rospo comune è diffuso in tutto il territorio italiano, dalle pianure
alle zone montuose, con l’eccezione di alcune isole minori. In Abruzzo è
particolarmente presente nelle aree montane del Parco Nazionale
d’Abruzzo, Lazio e Molise, nei boschi e lungo i corsi d’acqua del Gran
Sasso e della Majella, dove trova habitat ideali per la riproduzione e
lo sviluppo delle larve. La sua presenza è un indicatore della salute
dell’ecosistema.
Sebastian Colnaghi, ambientalista impegnato nella sensibilizzazione per
la tutela del pianeta e della biodiversità, ha recentemente condotto un
intervento di salvataggio di alcuni rospi, intrappolati in una presa
d’acqua per l’irrigazione nella riserva naturale di Pantalica, in
Sicilia. Questo episodio evidenzia una problematica presente anche in
Abruzzo: le strutture artificiali possono diventare trappole mortali per
la fauna selvatica.
“Episodi simili si verificano frequentemente lungo i fiumi – dichiara
Sebastian Colnaghi -. Canali e prese d’acqua intrappolano anfibi e altri
animali selvatici. Le nostre aree naturali richiedono maggiore
attenzione e interventi concreti da parte delle autorità per garantire
la salvaguardia di questa specie essenziale”. Durante il salvataggio
l’ambientalista ha utilizzato guanti in lattice per maneggiare i rospi
senza danneggiare il delicato strato di muco che protegge la loro pelle,
dimostrando l’importanza di agire con consapevolezza.
Proteggere gli anfibi e altre specie selvatiche è una responsabilità
condivisa che richiede l’impegno congiunto di istituzioni e cittadini.
Segnalare situazioni critiche, sostenere iniziative locali e adottare
pratiche rispettose dell’ambiente sono azioni essenziali per garantire
un futuro più sicuro alla fauna. “La biodiversità italiana è un
patrimonio inestimabile che va protetto – conclude Colnaghi -. Vedere
questi piccoli animali intrappolati mi ha fatto riflettere su quanto
possiamo fare per aiutarli, soprattutto in un momento così critico per
la biodiversità. Ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la
differenza nel custodire la straordinaria ricchezza del nostro
territorio”.